giovedì 28 novembre 2024


03/02/2011 21:36:54 - Provincia di Taranto - Politica

In Consiglio regionale il disegno di legge passa con i voti della maggioranza e dell’Udc

        
«A questo punto lascio». Poche parole, uno sfogo in Consiglio comunale, la dimostrazione della tensione che c'è in regione nel giorno in cui il Consiglio è stato chiamato a discutere e a votare il Piano di rientro delle spese per la sanità.
 
Con 40 voti a favore, 21 contrari ed uno di astensione, è stato approvato il disegno di legge sul piano di rientro e riqualificazione del sistema sanitario regionale 2010-2012 concordato nell'accordo sottoscritto il 29 novembre 2010 tra i ministri della Salute e dell'Economia e il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola. L'approvazione è stata assicurata dall'intera maggioranza di centrosinistra e dal voto dell'Udc.
 
L'assessore regionale alla salute, Tommaso Fiore, ha manifestato l'intenzione di dimettersi. Fiore ha detto di considerare chiusa l'esperienza in giunta. «Con l'approvazione di questo disegno di legge - ha detto Fiore nel suo intervento in aula - considero conclusa la mia opera». L'assessore alla Sanità ha parlato di ''criticità sulla governance'' che richiedono - ha detto - ''un confronto politico''. L'annuncio ha colto di sorpresa tutti i componenti della giunta e, soprattutto, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola che è poi intervenuto per dire di essere convinto che «l'assessore Fiore continua a restare al suo posto. Tommaso - ha detto Vendola - è stato l'interprete più rigoroso della capacità di riforma e di moralizzazione del settore. E' un uomo di scienza ed è profondamente innamorato del suo mestiere e io ho compiuto una violenza quando l'ho chiamato a fare l'assessore. Ma penso che Tommaso Fiore continuerà a restare al suo posto».
 
Sulle annunciate dimissioni di Fiore, interviene anche l'opposizione. «Quello che si è consumato oggi in Consiglio è uno strappo enorme tra Giunta e maggioranza, tra l'assessore ala Sanità Tommaso Fiore e il Pd, tra il presidente della Commissione Sanità, Dino Marino e il suo partito». Lo afferma in una nota il gruppo del Pdl alla Regione Puglia dopo l'approvazione avvenuta poco fa nell'aula del Consiglio regionale (hanno votato a favore maggioranza di centrosinistra e Udc; contro il Pdl) del Piano di rientro dal deficit della sanità. Nel corso del dibattito l'assessore regionale alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, ha annunciato la sua intenzione di dimettersi. «La relazione al Piano tenuta dal presidente della Commissione Sanità, Dino Marino, ha praticamente sconfessato - secondo il Pdl - l'intero Piano, andando nello stesso senso in cui vanno le nostre critiche di sempre, con la differenza che noi, coerentemente abbiamo votato contro, mentre il Pd ha votato a favore del Piano, praticamente contro Marino».
 
«Il nostro voto contrario - spiega il capogruppo del Pdl, Rocco Palese - era noto e motivato da tre ragioni: manca un coraggioso taglio della spesa per acquisto ingiustificato di beni e servizi da parte dei Direttori Generali; mancano norme strutturali di contenimento e taglio della spesa, manca un nuovo modello di organizzazione funzionale. Noi avremmo fatto diversamente e Vendola poteva e doveva fare diversamente perchè il Governo nazionale non ha imposto in alcun modo alla Puglia nè il Piano di Rientro nè i contenuti». «Quello che vorremmo capire - aggiunge Palese - è cosa accade nella maggioranza e tra Giunta e maggioranza. Questo Piano dissennato, che manca di un modello organizzativo e funzionale indispensabile per la Puglia, da chi è condiviso e appoggiato? Non dal presidente della Commissione Sanità, Dino Marino, ma neanche dal Pd che in questi giorni l'ha aspramente criticato salvo poi votare a favore. È emerso poi oggi che questo Piano non è affatto una imposizione del Governo nazionale, perchè, come detto anche da alcuni esponenti della maggioranza, il Governo nazionale non ha alcun modo interferito sui contenuti del Piano che, peraltro, non è un obbligo, ma una facoltà concessa dall'ultima Finanziaria di Prodi alle Regioni, come la Puglia di Vendola, che non avevano rispettato il Patto di Stabilità nè recepito le intese Stato - Regioni per la riduzione dei posti letto. Il giallo sulle dimissioni dell'assessore resta tutto in piedi».
 
Dal canto suo, il Pd chiede invece che le dimissioni di Fiore vengano respinte dal governatore Vendola. «Come più volte affermato in queste settimane, il Pd pugliese esprime massima fiducia nei confronti dell'assessore regionale alla Sanit…à Tommaso Fiore e del lavoro che questi anni ha prodotto in merito alla vicenda del piano di rientro», è scritto in una nota del segretario regionale del Pd, Sergio Blasi. «Per questo chiediamo al presidente Vendola - scrive Blasi - di rigettare immediatamente le annunciate dimissioni dell'assessore». «Il confronto sempre praticato in queste settimane - conclude - è il miglior viatico affinchè la riorganizzazione del sistema sanitario pugliese trovi, nella competenza dell'assessore Fiore, migliore garanzia per una modernizzazione delle politiche della salute».










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