Sava brinda, ma fiuta il conseguente ricorso al Tar di Manduria e Avetrana
C’è l’o.k. della Regione sulla compatibilità ambientale per l’impianto di depurazione consortile a servizio degli abitanti di Manduria e delle sua marine, nonché di quelli di Sava.
Dopo un lungo e tortuoso iter burocratico, quindi, l’Ufficio regionale per la Valutazione di Impianto Ambientale ha accolto le tesi sostenute dal Comune di Sava in sede di conferenza di servizio, non tenendo invece conto delle controdeduzioni dei comuni di Manduria, Maruggio e Avetrana, nonché della Provincia di Taranto, che avevano chiesto di individuare un nuovo sito per il depuratore, di prevedere il raffinamento delle acque in Tabella 4 (il massimo previsto) e il riutilizzo in agricoltura delle stesse.
Grande soddisfazione a Sava: la notizia è arrivata 24 ore prima della seduta del massimo consesso elettivo, il cui primo punto all’ordine del giorno era proprio quello del depuratore consortile. Gioia per l’o.k. da parte della Regione Puglia, ma anche un certo timore su un quasi certo ricorso al Tar da parte degli altri comuni interessati.
«Esprimendo il parere favorevole, l’Ufficio di V.I.A della Regione Puglia raccomanda l’osservazione di tutte le prescrizioni indicate nell’aprile del 2009» ha affermato il sindaco di Sava, Aldo Maggi, nel corso del suo intervento. «Fra queste prescrizioni, precisamente l’ultima, vi è anche quella di verificare la possibilità di individuare altre risorse per innalzare il grado di raffinamento delle acque da Tabella 2 (così come previsto ora), a Tabella 4, proprio come proposto anche dal Comune di Sava. Nel corso dei lavori, occorre verificare la possibilità di trovare queste risorse (non sono poche…), anche perché potrebbe intervenire ancora l’Unione Europea, almeno sino al 2013. Io ritengo che, a questo punto, non dobbiamo innalzare le barricate con gli altri comuni limitrofi, ma dobbiamo discutere pacatamente. Se la gente ha perplessità sul possibile (ma non probabile) inquinamento del mare, il dubbio è legittimo. Dobbiamo allora lottare insieme affinchè l’impianto offra le dovute garanzie. A tal fine chiederò ai colleghi dei Comuni di Manduria, Avetrana e Maruggio un incontro per discutere e trovare una soluzione. Il progetto deve però essere appaltato e i lavori devono iniziare al più presto».
Di ben altro tono, invece, l’intervento del rappresentante di Io Sud, Luigi Lomartire.
«Non possiamo accettare strumentalizzazioni» ha dichiarato Lomartire. «Chi sostiene che le acque devono essere utilizzate per l’irrigazione agricola, mente, sapendo di mentire: oramai l’agricoltura è al collasso e le acque potrebbero servire solo per irrigare i … pannelli fotovoltaici. Peraltro dalle nostre parti non ci sono colture che abbisognano di irrigazione. A mio avviso, allora, devono intervenire anche altri enti, Provincia compresa, per evitare il ricorso al Tar. E se il ricorso ci sarà, il Comune di Sava dovrà costituirsi».
Dagli umori degli amministratori dei comuni limitrofi, invece, crediamo che difficilmente si eviteranno lunghe querelle giudiziarie.