lunedì 23 dicembre 2024


22/02/2011 17:58:49 - Manduria - Cultura

Avviato un progetto Pon in collaborazione con Libera

 
IL 9 febbraio ha preso il via il laboratorio PON Obiettivo C Azione 3 ”Cittadini oggi cittadini in crescita. I beni confiscati alle mafie: occasione di progresso civile e sviluppo economico” di 50 ore.
Grazie al partenariato sottoscritto con la cooperativa Liberaterra e con l’associazione Libera con sede operativa in Taranto, verrà realizzato un percorso dove due sono i protagonisti: le regole e lo studente.
Gli studenti coinvolti sono gli alunni delle classi 2ª C e 2ª F guidati dal tutor esterno Attilio Chimienti, sociologo e responsabile regionale del settore “Beni confiscati” Libera Puglia, e dei tutor interni: prof.ssa Cosima Gaballo e prof.ssa Ornella Giardino.
La MARUGJ-FRANK ritiene che l’istituzione Scuola debba essere protagonista della cultura della legalità e della democrazia per promuovere il rispetto delle regole e per realizzare una società più giusta. Gli alunni acquisiranno sul campo competenze sociali e civiche svolgendo concretamente le attività previste dal laboratorio come la visita alla cooperativa agricola  Terre di Puglia - Libera Terra in Mesagne (BR) e la partecipazione alla Giornata della Memoria in ricordo delle vittime di mafia il 19 marzo a Potenza.
Questo è l’inizio di un processo di coinvolgimento attivo. Verranno altresì promossi incontri con personaggi dell’impegno sociale e civile e con le Forze dell’Ordine;  ricerche sul territorio; somministrazione e elaborazione di questionari, visione di film e forum sul tema.
Queste attività hanno un solo obiettivo: promuovere la legalità, il senso di responsabilità, la cittadinanza attiva ovvero l’esercizio pratico dei comportamenti.
Come dice don Luigi Ciotti, “la legalità comincia quando ci sentiamo parti attive del contesto sociale e per questo è importante “fare posto ai giovani” e non limitarsi a dare loro un posto. Metterli in condizione di “vedere” e non solo di guardare, di “ascoltare” e non solo di sentire, di “capire” e non solo di sapere, affinché si sentano riconosciuti a pieno titolo come persone e cittadini responsabili”.
 Lo studente, dunque, non destinatario passivo delle leggi, ma custode delle regole fondamentali della nostra Carta Costituzionale e interprete della società nella quale le leggi sono applicate.










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