Professore di una scuola media nei guai
Era solito mettersi agli ultimi banchi, per poter meglio accarezzare le sue studentesse. Giovani, giovanissime allieve di prima media, poco più che undicenni.
E’ questo quello che emerge dalle indagini della Procura nei confronti di un professore leccese, che insegna in una scuola media del capoluogo.
Il docente dovrà difendersi dall’accusa di violenza sessuale per aver palpeggiato una sua allieva durante l’ora di lezione.
E’ questa l’ipotesi di reato formulata dal pubblico ministero Carmen Ruggiero, che ha in mano il fascicolo.
L’inchiesta è partita nel novembre scorso. L’input venne da una denuncia presentata negli uffici della Questura dalla madre di una studentessa.
Secondo quanto emerso, pare che il professore si sarebbe avvicinato troppo alla sua giovanissima allieva. La ragazza era seduta in fondo all’aula, in uno dei banchi dell’ultima fila.
Il professore - secondo il racconto della presunta vittima - si sarebbe posizionato dietro di lei per controllare un disegno. Nell’occasione, avrebbe approfittato per infilare le mani sotto la camicetta.
L’allieva, a quel punto, scoppiò in lacrime e raccontò l’accaduto ad un’altra insegnante e ad una bidella.
Arrivata a casa, avrebbe raccontato fra le lacrime alla madre quanto le era accaduto a scuola. Il giorno seguente, la donna si presentò in Questura per denunciare il comportamento del docente. E sembra che il professore abbia importunato anche altre due compagne di classe della presunta vittima.
Le tre ragazze sono state già sentite da pubblico ministero Ruggiero, con tutte le garanzie previste dalla legge.
Toccherà adesso alla Procura decidere le prossime mosse da compiere.