ECCELLENZA - Il Manduria ritorna a vivere, dopo diversi lustri, l’onta della retrocessione sul campo
Intanto continuano le conferenze-stampa: ognuno cerca di scaricare le responsabilità del fallimento all’altro. Non sarebbe meglio tacere e recitare, tutti, il mea culpa?
E’ stato un ex, l’argentino Daniel Escobar, a condannare, con una doppietta, il Manduria alla matematica retrocessione: un gol letteralmente offerto su un vassoio d’argento (passaggio verso il portiere avventato, sul quale si è inserito l’attaccante) e un altro in cui la difesa, su un calcio di punizione degli ospiti, ha lasciato libera la punta di testare.
Il Manduria ritorna a vivere, dopo diversi lustri, l’onta della retrocessione sul campo. Negli ultimi decenni, infatti, la squadra biancoverde era scesa di categoria solo o per irregolarità nell’iscrizione al campionato (il riferimento è a quattro anni fa, quando perse in maniera sciagurata la titolarità della partecipazione alla serie D, sprofondando in Prima Categoria), o per crisi economiche (numerosi anni fa la squadra non si iscrisse al campionato e Manduria fu rappresentata da un altro sodalizio in Seconda Categoria).
Priva anche del portiere Silipo, ieri la squadra manduriana, guidata dai due calciatori più esperti (Antico in campo e capitan Ferrara in panchina), aveva iniziato in maniera promettente: dopo poco più di un minuto Giulio De Stradis ha centrato il palo. Il Lucera stava faticando ad uscir fuori dalla propria metà campo, quando ad Escobar è stata offerta la possibilità, sull’assurdo retropassaggio di testa verso il portiere Pecoraro), di insaccare senza grosse difficoltà.
Il Manduria ha anche reagito, raggiungendo il pareggio con un bel gol sempre di De Stradis (il migliore in campo insieme al bravo e serio Pecoraro), che con una rovesciata ha sorpreso il portiere ospite.
Nella ripresa si attendeva una squadra tutta cuore e determinazione, invece il Lucera, sfruttando anche il vento a favore, ha avanzato il baricentro del proprio gioco, sino alla rete, già descritta, del 2-1.
A quel punto sono saltati i nervi (Antico espulso) e il Manduria, che già aveva perso Erario per infortunio, nonostante la buona volontà, ha dovuto inchinarsi all’amaro verdetto.