domenica 24 novembre 2024


18/03/2011 20:49:46 - Sava - Politica

In alcune strade non sarebbero in regola: sono intervenuti anche i carabinieri

 
I parcheggi a pagamento del Comune di Sava (ma non solo quelli) rispettano le norme del Codice della Strada? Considerando le ultime novità, sembrerebbe di no.
Ecco un’ulteriore presa di posizione dell’ambientalista Mimmo Carrieri.
«Ormai stiamo assistendo ad una farsa! Dopo circa due anni dall’istituzione dei parcheggi a pagamento a Sava, si viene a scoprire che gli stessi sono stati realizzati in violazione all’art. 7 comma 6 del Codice della Strada, nel quale viene specificato che le aree di sosta a pagamento devono essere delimitate al di fuori della carreggiata.
Ho allora ritenuto di dover presentare un esposto al Prefetto di Taranto, così come anche all’Autorità Giudiziaria, affinché, qualora dovessero ritenerlo necessario, venga anche valutato se in questa vicenda vi siano eventuali estremi di reato penalmente perseguibili.
Nel succitato articolo del Codice della Strada è previsto che “per la sicurezza veicolare e pedonale vi debba essere uno spazio residuo per la circolazione non inferiore a 3 metri”. Il fatto è che, in molte vie del Comune di Sava interessate da “linee blu” per la sosta a pagamento, vi è una ristretta sezione della strada nei tratti in cui lascia uno spazio residuo per la circolazione che è inferiore ai 3 metri. Non è pensabile che qualcuno possa speculare sul numero dei parcheggi anteponendo il “dio danaro” alla sicurezza veicolare e pedonale!».
Le vie in parte interessate alla violazione dell’art. 157 sono le seguenti: via S. Cosimo, via Duca D’Aosta, via Giulio Cesare, via Regina Elena e via Vittorio Emanuele, angolo via Caraccio.
«Dopo una verifica effettuata dai Carabinieri della locale Stazione di Sava, il Comune ha ordinato la cancellazione delle strisce blu. Più domande mi sorgono spontanee: serviva un mio esposto per delimitare la carreggiata in verticale in prossimità dei parcheggi a pagamento?» si chiede Carrieri. «Era proprio necessario che intervenisse il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasposti per spiegare quanto disposto dall’art. 157 comma 4 del C. d. S.? Ed ancora: dovevano intervenire i Carabinieri per verificare le giuste distanze necessarie a garantire la sicurezza veicolare e pedonale?».










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