La delibera della Corte dei Conti portata in Consiglio con tre mesi di ritardo
«Anche la Corte dei Conti si è accorta che la gestione finanziaria del Comune di Avetrana è stata quanto meno … allegra».
Il gruppo consiliare “Unione per Avetrana” si sofferma su una delibera della Corte dei Conti sulle situazione finanziaria del Comune.
«Ben 16 pagine in cui la Corte dei Conti rimuove alcuni appunti all’Amministrazione Comunale di Avetrana: mancata approvazione del rendiconto 2008 nei termini di legge; inventario comunale non aggiornato; debiti fuori bilancio; debiti fuori bilancio per accordo transitorio; spese legali; altri debiti fuori bilancio» si legge in una nota del gruppo.
Secondo “Unione per Avetrana”, malgrado l’ammonimento della Corte dei Conti a prender atto delle indicazioni contenute nella propria delibera entro il 15 dicembre scorso, l’Amministrazione ha ignorato il termine, portando l’atto in Consiglio solo il 15 marzo, con ben 3 mesi di ritardo.
«Chiaramente il centrosinistra, in Consiglio Comunale, ha votato contro la presa d’atto della delibera della Corte dei Conti, non avendo riscontrato una sufficiente documentazione per fare chiarezza sulla legittimità della contrazione di alcuni debiti fuori bilancio, necessaria per spazzare i dubbi relativi all’illegittimo arricchimento. Peraltro l’opposizione più volte aveva espresso dubbi e perplessità in merito ai debiti fuori bilancio del Comune di Avetrana a causa di una consuetudine consolidata come gestione ordinaria che l’Amministrazione ha adottato senza alcun rispetto della legge e senza alcun responsabile tecnico».
Sull’argomento interviene anche il candidato a sindaco del centrosinistra, Luigi Conte.
«Ne vedremo delle belle quando la Corte dei Conti controllerà i debiti fuori bilancio del 2009 e del 2010 , per un totale di ben 500.000 euro» sostiene Conte. «In modo accurato, abbiamo sempre trasmesso le delibere “non chiare” alla Corte dei Conti affinché la stessa li controllasse. Ora abbiamo un timore: poichè il debito fuori bilancio dall’Amministrazione di centrodestra viene utilizzato come normale prassi di amministrare, si rischia che tra qualche mese il Comune sia pieno di debiti e che addirittura si possa rischiare il crac finanziario come Taranto. L’attuale Amministrazione, oltre a non aver prodotto niente per la comunità, è stata capace anche di indebitarsi in malo modo. Se la Corte dei Conti è intervenuta, significa che si è superato ogni limite».