lunedì 23 settembre 2024


13/08/2011 18:13:57 - Manduria - Cultura

Brillante la regia di Leonardo Dinoi

 
Si è conclusa ieri sera, presso il nostro Parco Archeologico, la due giorni interamente dedicata ai Messapi. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, organizzata dall'Associazione Culturale Salentina, rientra a pieno titolo tra le proposte più in dell’offerta turistica estiva del nostro comune.
La rievocazione storica, in linea con le tendenze degli ultimi anni degli assessorati alla Cultura e allo Spettacolo in termini di promozione del territorio, ha riscosso un enorme successo di pubblico, che, in questo modo, ha goduto dell’ormai rara opportunità di “sfruttare”, virgolettando il tutto, quell’immenso patrimonio archeologico, sin troppo dimenticato e sottovalutato di Manduria, che tale appare se si fanno i dovuti paragoni con la più vicina Egnazia.
Un salto nel passato, dunque, di appena 2.900 anni, 150 comparse, abiti d’epoca, fisici scultorei, unti e bisunti e quel tanto di combattimenti, tiri con l’arco, danze e danzatori professionisti delle scuole di ballo locali, tutto nella seconda edizione del Corteo dei Messapi, che ha riproposto alcuni degli aspetti più salienti della civiltà messapica, quale il ruolo della donna, lo scorso 11 agosto, e la morte del re di Sparta il 12 agosto,
Archidamo, avvenuta sotto le mura messapiche di Manduria durante lo scontro definitivo tra Spartani tarantini e Messapi del nostro territorio.
Di sicuro effetto l’intera ricostruzione storica degli eventi, grazie al regista Leonardo Dinoi, non nuovo ad impegni teatrali, che attraverso le musiche scelte evidentemente con cura e sfruttando questo nostro patrimonio culturale, ha reso verosimile l’intera narrazione degli eventi.
Dapprima, nella serata dedicata al ruolo della donna, presso la piazzetta adiacente il complesso delle vecchie carceri, ormai della Parrocchia Santa Maria di Costantinopoli, con delle scene tratte dalla vita quotidiana della donna messapica come il prendersi cura della famiglia e della prole, nel rito dell’accoglienza dello straniero, nella tessitura, nel propiziare il favore delle divinità, in seconda battuta, ricostruendo, quello storico duello con Archidamo protagonista, front men, di una corazzata di gladiatori e soldati precettati dalle scuderie delle palestre di Manduria, con tartarughe ed addominali perfetti, tirati a lucido per l’occasione.
Si conclude questo attesissimo evento che ha richiamato molti turisti, contribuendo a dare un’immagine del nostro comune decisamente più a passo con i tempi relativamente al recupero delle aree dismesse, seguita da molti comuni virtuosi dello stivale, contribuendo a strappare dal dimenticatoio storie a portata di mano e di scavi, sconosciute a noi cittadini prima ancora che ai turisti, spesso stupiti dalla grandiosità di un sito come il nostro sconosciuto ai più.
 
Mimmo Palummieri










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