lunedì 23 settembre 2024


21/07/2013 07:37:38 - Manduria - Cultura

 E’ un romanzo grafico dedicato alla donna simbolo della lotta alle mafie nel Salento

 

Presentato anche a Manduria, su iniziativa dell’Orwell Literary Pub, il libro “Nostra madre Renata Fonte”, dedicato dalla sceneggiatrice Ilaria Ferramosca e dall’illustratore Gian Marco De Francisco alla donna simbolo della lotta alle mafie nel Salento.

E’ l’ex assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Nardò, che nel 1984, a 33 anni, fu uccisa perché impediva la realizzazione di interessi loschi (la lottizzazione delle aree di Porto Selvaggio).

«Pagava così Renata Fonte il suo impegno e la tenace lotta contro le ecomafie, a difesa di un bene comune nel nome della legalità» è scritto nella presentazione del romanzo grafico, che contiene anche l’introduzione di don Luigi Ciotti. «La salvaguardia dell’area del Parco Naturale di Porto Selvaggio dall’imperante speculazione edilizia dell’epoca è stata la sua battaglia più importante, quella per cui viene ricordata. É grazie al suo intervento se tutti noi, ancora oggi, possiamo godere di quel meraviglioso angolo di natura. Ogni anno Renata Fonte viene celebrata, insieme alle altre vittime di mafia, il 21 marzo durante la Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie. A lei sono intitolate molte strade e piazze e il Centro Antiviolenza sulle donne di Lecce».

In “Nostra madre Renata Fonte” c’è la possibilità di conoscere Renata come donna, politica, madre, moglie, nonché la vicenda giudiziaria attraverso la voce di tre donne, le sue due figlie e la sua amica fidata, con i ricordi allegri, confusi delle bambine/donne e l’affetto e la gratitudine di una compagna di lotte.











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