lunedì 23 settembre 2024


11/01/2014 23:12:49 - Manduria - Cultura

Arriva finalmente alla sede definitiva

E’ iniziato in questi giorni il trasferimento della mostra “Oltre le Mura” dalla sede di corso XX Settembre all’ex convento degli Agostiani, sempre lungo corso XX Settembre, ma all’altezza di porta Sant’Angelo, accanto alla chiesa di Santa Maria.
Dopo un lungo peregrinare, iniziato nel lontano 1997, la mostra, che raccoglie molto del materiale recuperato negli anni che vanno dal 1955 al 1960 durante gli scavi condotti a Manduria da Nevio De Grassi, giunge finalmente alla sede definitiva. Si tratta dell’ex convento degli Agostiniani, uno stabile originariamente di proprietà della Provincia, in passato utilizzato anche come sede del carcere e, poi, come mini appartamenti assegnati a famiglie indigenti.
Durante la legislatura in cui fu sindaco Francesco Massaro, fu sottoscritto un accordo di programma fra Comune di Manduria e Provincia di Taranto, in base al quale parte della struttura è stata trasferita nei beni patrimoniali dell’ente locale. Grazie, poi, ad un finanziamento ottenuto attraverso l’Area Vasta, l’ex convento degli Agostiniani è stato recuperato, tornando al vecchio splendore.
Secondo l’intesa originariamente raggiunta fra Comune e Provincia, parte di questa struttura dovrà diventare la sede di un non meglio specificato centro di servizi per l’agricoltura. L’altra parte, invece, ospiterà il museo “Oltre le Mura”.
Nel 1997, l’Amministrazione Pecoraro scelse la chiesa dello Spirito Santo come suo contenitore. Quando poi la Diocesi ha chiesto di poter riavere in uso la chiesetta del centro storico, l’Amministrazione Massaro prese in fitto la struttura, di proprietà di un privato, che si trova quasi di fronte alla chiesa di Santa Lucia, in attesa che fossero completati i lavori di recupero dell’ex convento degli Agostiniani.
Ora che la sede definitiva è ultimata, l’Amministrazione Massafra ha dato l’input per iniziare il trasloco, che consentirà sia di avere la mostra in una struttura più ampia e consona come vetrina del basto patrimonio archeologico cittadino, e sia di risparmiare il canone di affitto versato sinora per la struttura privata.
La mostra “Oltre le Mura” contiene ben 57 corredi funerari venuti alla luce durante gli scavi del De Grassi. A questi materiali sono stati aggiunti alcuni significativi complessi di provenienza diversa, che attestano peraltro la presenza di settori di necropoli anche all’interno del circuito murario.











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