lunedì 23 settembre 2024


28/11/2015 10:38:54 - Manduria - Cultura

Dopo l’introduzione di Ave Sergi, relazionerà lo storico manduriano Giuseppe Pio Capogrosso

“Il Frate Minore padre Ludovico Omodei e il culto dell’Immacolata”.
E’ il tema di un incontro pubblico che, promosso dai Frati Minori di Manduria e dalla Confraternita dell’Immacolata, avrà luogo questa sera, alle ore 19, presso il salone del convento di San Francesco. Dopo la presentazione della serata da parte di Ave Sergi, lo storico manduriano Giuseppe Pio Capogrosso, già autore di un apprezzato studio sull’argomento, parlerà dell’opera di padre Omodei “Hecatombe anagrammatica” e dei legami con il culto dell’Immacolata. Si soffermerà, altresì, su alcune notizie in essa contenute relative al digiuno nato a Manduria.
La fiorente comunità francescana di Manduria ha annoverato, fra i suoi più importanti esponenti, il concittadino padre Ludovico Omodei (al secolo Giovanni Lorenzo Omodei), frate chierico, vissuto nel XVII secolo, che vestì l’abito dei Minori Osservanti, all’epoca insediati nel locale convento di S. Francesco d’Assisi. A lui è intitolata una via del centro storico, in passato denominata via Spirito Santo.
Nella sua opera si rimarca il collegamento fra la devozione mandurina per l’Immacolata Concezione e con la pratica del digiuno a pane acqua, introdotta e diffusa dalla confraternita. Un altro aspetto importante del testo, indubbiamente più insolito, ha ad oggetto l’offerta sacrificale simbolica di padre Omodei di cento anagrammi alla Vergine Immacolata. Il frate procede alla trascrizione di ben cento frasi diverse contenti invocazioni o lodi alla Vergine, le quali sono accomunate tra loro, oltre che dalla dedicazione, anche dal fatto di essere ciascuna l’anagramma letterale o numerico dell’altra.










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