lunedì 23 settembre 2024


07/12/2015 19:46:12 - Manduria - Cultura

La ricerca dell’operatore culturale Giuseppe Pio Capogrosso

Tracce del digiuno in onore dell’Immacolata, che ancor oggi si pratica a Manduria, sono state trovate anche in Abruzzo.
«Sul sito internet della nobile famiglia abruzzese Tabassi si parla di uno speciale digiuno a pane e acqua che, secondo quanto scrive l’autore della nota, sarebbe stato osservato, nel proprio ambito familiare, annualmente il 17 agosto in onore della SS. Vergine Immacolata» rende noto Giuseppe Pio Capogrosso, autore di uno studio su questa analogia. «La pratica religiosa era stata fissata per tale data annuale perché assegnata per sorteggio, era stata assunta con carattere di obbligatorietà per tutti i componenti della famiglia, salvi i casi di malattia o altri impedimenti, e con l’ulteriore obbligo di confessarsi e comunicarsi sempre in quello stesso giorno.
L’autore della nota, che sembra non conoscere la provenienza di detta usanza familiare, riferisce altresì che il digiuno era destinato ad ottenere la protezione della SS. Vergine contro i fulmini, i terremoti ed altre avversità e che, nell’occasione, i componenti della famiglia erano soliti rivolgere all’Immacolata l’invocazione: “L’acqua che bevi nel venerar Maria, fa che il fuoco de’ tuoni estinto sia”.
Trattasi, sorprendentemente, proprio di un distico a rima baciata del cosiddetto poema del poeta Michele di cui ci parla lo storico mandurino sacerdote Leonardo Tarentini. A proposito del digiuno dell’Immacolata, nel suo libro “Manduria Sacra”, è dato leggere, a pagina 221 della edizione del 1899 (Tipografia D’Errico), versi 9 e 10, la seguente trascrizione dall’originale così riportata: “L’acqua che bevi in venerar Maria, Fà ch’ il fuoco dei tuoni estinto sia”. E’ fuor di dubbio che la devota invocazione coincida con i citati versi del poeta Michele e che l’analogia dimostri come la famiglia abruzzese fosse iscritta al digiuno di Manduria».










img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora