lunedì 23 settembre 2024


26/02/2016 12:33:50 - Manduria - Cultura

Ad esplorare le tantissime testimonianze storiche della città l’Alta Squadriglia del Gruppo Scout Agesci di Manduria 1, coordinato da Dario Massari e guidato alla scoperta dell’ipogeo da Nicola Morrone, cultore di storia locale

 
Alla scoperta di una cripta bizantina che si trova in contrada “Poverella”.
Ad esplorare le tantissime testimonianze storiche della città l’Alta Squadriglia del Gruppo Scout Agesci di Manduria 1, coordinato da Dario Massari e guidato alla scoperta dell’ipogeo da Nicola Morrone, cultore di storia locale.
La visita al singolare monumento medievale è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione di.Piero Memmi, proprietario dell’ipogeo, che ne cura la periodica manutenzione. Il monumento, che andrebbe certamente conosciuto da parte di un pubblico più ampio, è già noto da tempo agli studiosi. Si tratta di una chiesetta bizantina mai terminata (per cause ignote), risalente verosimilmente al sec. XI d. C. e caratterizzata dai tipici elementi di un luogo di culto italo-greco: un’aula, riservata ai fedeli, e un presbiterio, riservato al celebrante. I due spazi sono divisi da un tramezzo litico (templon), provvisto di tre aperture, tipico dei luoghi di culto ortodossi.
La cappella, che avrebbe ospitato non più di venti persone, fu probabilmente fatta costruire da un ricco signore, proprietario (come era in uso all’epoca) della terra e degli uomini che la lavoravano.
La cappella avrebbe costituito dunque il punto di riferimento spirituale di un villaggio rurale anonimo, da collegare probabilmente all’altro ipogeo, di forma circolare, ubicato sotto la Casina Pasanisi, a poca distanza dalla chiesetta.
La cappella di contrada Poverella, tra l’altro, fu ripulita dai detriti accumulatisi nel tempo ad opera di un gruppo di soci Archeoclub (Gregorio Attanasio, Luciano Gennari, Nicola Morrone e Franco Moscogiuri) nel lontano 1998.











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