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18/03/2016 11:43:40 - Manduria - Cultura

Sarà questa la novità dei riti della Settimana Pasqua a Manduria. A proporla sono la filodrammatica cittadina “Ce Tiempi” e la parrocchia “Madonna del Rosario”, con la partecipazione straordinaria dei cavalieri templari “Nostra Signora di Costantinopoli” di Taranto

 

La Via Crucis in dialetto manduriano.

Sarà questa la novità dei riti della Settimana Pasqua a Manduria. A proporla sono la filodrammatica cittadina “Ce Tiempi” e la parrocchia “Madonna del Rosario”, con la partecipazione straordinaria dei cavalieri templari “Nostra Signora di Costantinopoli” di Taranto.

Si svolgerà domenica, lungo le strade della parrocchia e coinvolgerà i giovani, che saranno le voci narranti del più suggestivo rito della Chiesa cattolica, con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.

Ma perché organizzare una Via Crucis, scegliendo di interpretarla in dialetto manduriano?

«In questo Anno Santo della Misericordia che la Chiesa sta vivendo, si è sentita la necessità, come cristiani, di vivere insieme un forte momento di preghiera e di fede, partendo dalla lingua e dal patrimonio devozionale che i nostri padri ci hanno lasciato» si legge in una nota della filodrammatica “Ce Tiempi”. «La fede cristiana è parte integrante della storia del nostro popolo manduriano. Pertanto, non si può permettere di perdere e trascurare, un’eredità così preziosa che ci invita a guardare al futuro con fiducia, ripartendo sempre da Gesù Cristo che è l’unico Salvatore di ieri, di oggi e di sempre».

In quest’ottica la “Ce Tiempi”, da sempre impegnata nella conservazione del dialetto manduriano e nel tramandare alle future generazioni le tradizioni popolari che rischiano di scomparire, ha pensato di proporre questa iniziativa.

Il programma prevede l’avvio della Via Crucis alle 19, presso la parrocchia “Madonna del Rosario”. Dopo aver percorso varie strade, si concluderà presso la chiesa del Crocifisso dell’Annunziata, con la XIV Stazione nella quale si commemora la deposizione del Sacro Corpo di Gesù nel Sepolcro.

«A conclusione di tutto, ci sarà la venerazione e il bacio della sacra e antica immagine di Gesù Crocifisso custodito nella chiesetta, che è stato portato in processione durante la sera, fungendo da croce di legno per ogni Stazione» fa notare, nella nota, Annalisa Raimondo. «La chiesa del Crocifisso dell’Annunziata si trova nei pressi della chiesa del Rosario e di San Giuseppe e la scelta di chiudere la Via Crucis proprio lì non è stata casuale poiché essa è fra le più antiche testimonianze del culto cristiano e ciò in sintonia con il significato di questa iniziativa».

Presso la chiesetta “dell’Annunziata”, durante il mese di marzo, si svolge il così detto “Mesi ti Cristu”, un’antica devozione che consiste nel visitare questa chiesa per tutto il mese (possibilmente ogni giorno), sostando in preghiera e con fede davanti all’antico Crocifisso.

«Ma la scelta di chiudere la Via Crucis qui è da collegare anche ad un’altra motivazione: essa rappresenta una importante  testimonianza della probabile presenza dei Templari sul nostro territorio» prosegue Annalisa Raimondo. «Sulla sua facciata, infatti, accanto al portale di ingresso, si scorge la presenza di una croce scolpita che ricorda il simbolo dell’ordine cavalleresco dei Templari, un potente ordine militare, dalla storia particolarmente controversa, che ebbe possedimenti anche nel Salento, prima di essere messo fuori legge in seguito al noto processo brindisino del 1310.

Non a caso, a presiedere la prima edizione della “Via Crucis in dialetto manduriano” ci saranno i “Cavalieri Templari Nostra Signora di Costantinopoli” di Taranto».

L’appuntamento è dunque per domenica prossima, alle ore 19.











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