lunedì 23 settembre 2024


25/04/2016 07:24:39 - Manduria - Cultura

A promuovere l’evento l’associazione HBU

 
Ad organizzare l’evento, che ha come titolo InContro, tenutosi presso l’auditorium del liceo classico “F. De Sanctis-Galilei” di Manduria, venerdi 22 aprile, l’associazione HBU di Manduria, in coorganizzazione con l’istituto scolastico manduriano e con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Manduria.
L’associazione, nell’ambito del suo programma, torna ad affrontare tematiche sociali focalizzando l’attenzione dei giovani studenti sul fenomeno della tratta umana, l’immigrazione, la povertà e il caporalato con la presentazione del libro “Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra capolarato e sfruttamento” degli autori Yvan Sagnet e Leonardo Palmisano, che tratta le condizioni di lavoro disumane a cui sono sottoposti i braccianti immigrati.
Organizzato anche grazie all’impegno di un docente di Storia e Filosofia, Giacomo Fronzi, che ha coordinato l’incontro, e su condivisa volontà del dirigente scolastico dell’istituto, Maria Maddalena Di Maglie. La presentazione rientra nell’ambito del progetto “Libriamoci tutto l’anno”, un’occasione per avvicinare i giovani al mondo dei libri, coordinato da Erika Bascià.
Gli studenti hanno seguito appassionati l’incontro, partecipando attivamente al dibattito: merito dell’autore Leonardo Palmisano, giornalista e docente di Sociologia Urbana presso l’Università di Bari, che ha saputo coinvolgere portando alla ribalta un problema sottotaciuto, raccontando degli “ultimi”, delle condizioni e delle storie di tanti, troppi, lavoratori del settore agricolo.
Si è affrontato con rigore e senza sconti il tema del lavoro, del caporalato, dello sfruttamento, dando voce a chi ha perso anche le parole, ai braccianti stranieri, africani e dell’Est Europa, fantasmi senza nome e senza volto, “deportati” lungo le strade di una moderna tratta degli schiavi e poi stipati nei “ghetti” sparsi per le campagne della Penisola.
Il punto di vista degli autori si mescola, così, con quello di queste “anime morte”, durante un percorso che dalla Puglia giunge, passando per la Basilicata, la Calabria, la Campania e il Lazio, fino alla Lombardia e al Piemonte. Pagine dense, che presentano la mappa di un Paese, il nostro, ridisegnato da razzismo, ingiustizia e indifferenza. Enormi sono i guadagni che questo sistema riesce ad accumulare offrendo servizi a pagamento: il trasporto, il cibo, il sesso e un posto letto in baracche fatiscenti; senza contare la montagna di danaro sottratto alle casse dello Stato con l’evasione fiscale.
Un’organizzazione criminale che si radica grazie al silenzio, o alla connivenza, del sistema agricolo italiano, della piccola e media distribuzione e delle multinazionali dell’industria agroalimentare, che si servono di questa forma coatta di sfruttamento, imponendo il ribasso progressivo dei prezzi dei prodotti.
Un’azione per ricordarci che non possiamo arrenderci di fronte alle cose che non vanno come dovrebbero, ma che abbiamo il dovere morale di non smettere di lottare affinchè uguaglianza e giustizia trionfino. Perché per svegliare le coscienze di tutti noi, è necessario non smettere di indignarci.
Significativo, dunque, che la presentazione del libro avvenga in una scuola superiore, il cui compito è anche quello di informare, dare consapevolezza sulla realtà, seppur drammatica, del territorio, diventando attori nella gestione di un cambiamento culturale.
 
Associazione HBU











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