lunedì 23 settembre 2024


12/05/2016 17:39:19 - Manduria - Cultura

Per dimostrare la gratitudine e la riconoscenza dell’intera città, domani, alle 11, il sindaco Roberto Massafra ospiterà, in biblioteca, la famiglia dell’indimenticato Ferruccio Perretti

L’intero fondo librario di Ferruccio Perretti, medico di origini manduriane poi trasferito a Brindisi, donato alla biblioteca “Marco Gatti” di Manduria. Centinaia di libri, molti dei quali sulla storia, sulle tradizioni e sui costumi del Salento, già acquisiti, da circa un anno, nell’enorme patrimonio di opere della biblioteca mandurina, alla quale la signora Perrino e i figli del dott. Perretti hanno anche donato delle librerie. Un gesto di grande generosità e sensibilità, che conferma il legame, mai reciso, del dott. Perretti con la sua città natia.
Per dimostrare la gratitudine e la riconoscenza dell’intera città, domani (13 maggio), alle 11, il sindaco Roberto Massafra ospiterà, in biblioteca, la famiglia dell’indimenticato Ferruccio Perretti, scomparso il 5 aprile del 2013, per la cerimonia di consegna ufficiale del fondo librario.
Socio del Rotary Club di Brindisi, Perretti ha sempre coltivato l’interesse per la storia patria e per la ricerca: poco prima di morire, aveva stimolato l’operatore culturale brindisino Antonio Mario Caputo a effettuare un lavoro di ricerca sul fenomeno del brigantaggio.
«Quando si tratteggia la figura di una persona per bene e a parlarne è un amico, a volte può sembrare che la penna scorra sull’alea dei sentimenti personali che quella cara persona ha lasciato, incidendo profondamente e in modo altamente positivo sulle altrui vite» sono le parole di Antonio Mario Caputo, amico ed estimatore di Ferruccio Perretti. «Non a caso ho parlato di “vite”, perchè il dott. Ferruccio Perretti, medico ginecologo, ha aiutato a far venire al mondo moltissime vite, molte altre ne ha salvato, con la sua generosità e perizia di medico, sempre consapevole che una vita agli occhi di Dio è unica ed esclusiva; una “rotella”, di dimensioni diverse dalle altre, capace comunque di far girare il mondo».
Caputo si sofferma poi sulle passioni di Perretti.
«Ferruccio Perretti, dotato di una sensibilità fuori dal comune, oltre che medico era un sensibile artista: dipingeva con la maestria di chi è capace di amare la natura nei suoi variegati aspetti; il suo occhio andava oltre i finiti orizzonti naturali, i suoi numerosi quadri invitano alla contemplazione, ispirano pace e serenità» ricorda Caputo. «Storico arguto, tenace e accanito lettore era in possesso di un notevole e interessante patrimonio librario, amava le “belle lettere”, ma non faceva sfoggio di sapienza anche se egli era un uomo colto a tutto tondo.
Discreto e gentile, amava i giovani che numerosi ha avviato alla delicata professione specialistica di Ginecologia.
Ben disponibile con tutti, quando ne ravvisava l’opportunità sapeva sdrammatizzare situazioni complicate, con una sottile e non scontata battuta di spirito».
La sua scomparsa, poco più di tre anni fa, ha dunque lasciato un grosso vuoto, nel solo nella sua famiglia.
«Il dottor Perretti s’interessava di tutto, ma a prevalere era sempre l’amore per la sua famiglia e per la sua professione.
Egli, con la sua dipartita, ha lasciato un vuoto profondissimo tra quanti lo hanno conosciuto e non solo. Queste frasi possono apparire di prammatica, ma non lo sono, il dott. Ferruccio Perretti era meritevole di ogni considerazione.
Ora che ha raggiunto una dimensione paradisiaca: è possibile immaginarlo intento a dipingere panorami celestiali, inaccessibili a noi che camminiamo ancora raminghi su questa terra, non altrettanto a lui, perchè, proprio a lui, certamente e ampiamente consentiti».











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