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06/10/2019 09:14:27 - Manduria - Cultura

In memoria del pilota è stato piantato un albero nel Cottontails Park

Dalla pista di via per Oria decollò, più volte, per missioni di bombardamento nei territori occupati dai tedeschi. In una di queste, precisamente nei cieli della ex Jugoslavia, il proprio aereo fu colpito dal fuoco nemico. Riuscì a salvarsi grazie all’aiuto di “due partigiani di Marshal Tito”, come è riportato nella sua biografia, e a ritornare a Manduria.

Il tenente Willis Retzlaff fece parte, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, del 450° Bomb Group, che fu dislocato a Manduria. Fra la comunità della città messapica e le famiglie dei veterani a “stelle e strisce” si è instaurato, da oltre vent’anni, un forte legame. In tanti, prima del loro … “ultimo volo”, hanno voluto attraversare nuovamente l’oceano per visitare, a distanza di oltre mezzo secolo, i luoghi in cui avevano vissuto in quegli anni caratterizzati dal conflitto bellico.

Legame cementato dalla fondazione, grazie all’iniziativa dell’associazione “Don Luigi Neglia” e, in particolare, di Anna Rita Morleo, del “Cottontails Park”: un’area dedicata ai veterani, nella quale vengono piantati degli alberi per onorare la memoria di questi piloti che rischiarono la vita per liberare l’Italia.

L’altro ieri, proprio grazie all’intermediazione di Anna Rita Morleo, ha voluto conoscere Manduria Lorrie, la figlia del pilota Willis, venuto a mancare, a 95 anni, nel 2013. Accompagnata dai figli Seth, Thomas e Jacob, la signora è stata ricevuta nel museo civico allestito nell’ex convento delle Servite.

Gli studenti della scuola “Marugj” dell’istituto comprensivo “Michele Greco”, protagonisti di un progetto dedicato ai veterani USA nello scorso anno scolastico, hanno accolto gli ospiti eseguendo gli inni dei due Paesi e, poi, l’Inno alla Gioia.

«L’accoglienza dei ragazzi mi ha commosso» il commento della signora Lorrie. «Mio padre raccontava spesso di Manduria e della sua gente. Riferiva di un paese povero, ma estremamente dignitoso e particolarmente generoso con il prossimo».

Al museo civico la figlia di Willis Retzlaff ha donato diversi cimeli appartenuti al padre: varie fotografie, delle targhe e una delle placche di riconoscimento dei militari.

Poi la delegazione si è spostata al “Cottantails Park”, un “luogo di storia e di memoria”, in cui gli “alberi piantati diventano punti tra il presente e il passato”.

In questo parco (che si spera il Comune possa presto affidarlo in adozione) è stato piantato un albero in memoria di Willis Retzlaff. Attraverso le sue radici, il ricordo verrà tramandato alle future generazioni.











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