Il “recupero” di una festività, poiché tale giornata era già stata designata e celebrata dagli antichi Romani e persino dagli Etruschi
Torniamo anche quest'anno a celebrare il Susumaniello e il Solstizio d’Estate!
In realtà si tratterebbe anche in questo caso di una operazione di “recupero” di una festività, poiché tale giornata era già stata designata e celebrata dagli antichi Romani e persino dagli Etruschi.
L’uva e il vino Susumaniello (in dialetto brindisino Cusumaniello), infatti, sono senza dubbio legati ad una divinità romana, il Dio Summanus, considerato responsabile delle piogge e soprattutto dei fulmini notturni.
Nella notte del Solstizio d’Estate i Romani adoravano Summanus, organizzando apposite celebrazioni pagane chiamate “Summanaliae” (paragonabili alle Baccanaliae, riservate al Baccus, dio del vino), nel corso delle quali si svolgevano riti propiziatori. Si sacrificava al dio Summanus un montone nero e si consumavano focacce di farina a forma di ruota, anch’esse denominate “Summanaliae”.
Susumaniello, quindi deriverebbe dal latino “Sub Summanaliae”, ossia “nel periodo delle celebrazioni di Summanus”. Cusumanieddu, invece proviene da: Cum Summanaliae, ossia “con le focacce del rito”.
Insomma, nella notte del Solstizio d’Estate non dovete farvi mancare un calice di Sum Susumaniello e mangiare le Summanalie, ossia le focacce antenate delle frise pugliesi e dei bagel americani, sui quali torneremo presto con qualche rivelazione, soprattutto per chi non era con noi l'anno scorso!
Summanus Night Solstizio d’Estate
Sabato 20 Giugno, dalle ore 21:00