martedì 24 settembre 2024


21/10/2021 11:54:30 - Manduria - Attualità

«A dare forza all’atto deliberato sarebbe necessaria l’assunzione della responsabilità politica non solo da parte del Consiglio comunale dei sette comuni, ma anche di tutti gli altri rappresentanti istituzionali, provinciali e regionali, di riferimento per questo territorio»

«Il documento sulla Sanità elaborato all’unanimità dalla 5ª Commissione e fatto proprio dal Consiglio Comunale, ha ottimamente evidenziato le criticità e gli interventi necessari perché l’Ospedale di Manduria torni ad essere un Presidio Ospedaliero di 1° livello, tale da garantire un’assistenza di qualità e rispondere alle necessità sanitarie dell’intero territorio, rappresentato dai Comuni di Manduria, Avetrana, Sava, Maruggio, Lizzano, Torricella e  San Marzano e che oggi, con la loro presenza, condividono e sostengono tale necessità.

Tutto quanto riportato nella delibera, in termini di criticità e di interventi, necessita, come correttamente riportato, di un cronoprogramma, che garantisca che quello che si chiede per il nostro ospedale, venga effettivamente preso in considerazione. Pertanto, a tal fine, chiediamo che venga stabilita una adeguata e puntuale tempistica. 

Il Consiglio comunale è un organo di indirizzo politico e questo è evidente nel deliberato, attraverso, appunto, l’individuazione delle criticità e degli interventi necessari per superarli.

Ma il Consiglio comunale oltre ad essere organo di indirizzo politico è anche organo di controllo politico, quel controllo necessario per verificare che vengano attuati gli interventi richiesti. Ma questo è possibile appunto, solo attraverso l’indicazione puntuale dei tempi entro cui realizzare gli interventi stessi, al fine di superare le criticità evidenziate, atteso che, ci sono criticità i cui interventi possono realizzarsi in tempi brevissimi, anche di pochi giorni, altre che sicuramente hanno bisogno di più tempo. 

La delibera di questo Consiglio Comunale all’indirizzo del governo regionale deve avere risposta, almeno per gli interventi che richiedono pochi giorni, entro 60 giorni. Ciò significherà che la Regione ha l'effettiva volontà di ridare il giusto valore all’ospedale di Manduria e al territorio dei sette comuni. Questa risposta in tempi brevi sarà intesa come segnale di buona volontà. 

A dare forza all’atto deliberato sarebbe necessaria l’assunzione della responsabilità politica non solo da parte del Consiglio comunale dei sette comuni, ma anche di tutti gli altri rappresentanti istituzionali, provinciali e regionali, di riferimento per questo territorio. Solo in questo modo sarà possibile raggiungere l’obiettivo di rivedere il PO di Manduria in un centro di 1° livello. Questa funzione di controllo va opportunamente

evidenziata nell’atto deliberativo e per questo si chiede di integrare la delibera allegando il presente documento in subordine come emendamento quale sintesi da estrapolare dal presente documento.

Questo l’emendamento che il gruppo GEA propone da inserire come ultimo punto nel deliberato da approvare:

preso atto di quanto sopra, questo Consiglio si impegna a verificare che i destinatari di questa delibera mettano in atto entro 60 giorni gli atti consequenziali perché gli interventi individuati per le criticità riportate in premessa siano attuati secondo un cronoprogramma da concordare nei giorni immediatamente successivi all’invio ai destinatari della presente delibera».

 

Luigina Lamusta











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