martedì 24 settembre 2024


10/11/2021 10:18:58 - Manduria - Attualità

Ci chiediamo: dove si sensibilizza meglio e dove si ottengono migliori risultati?

Manduria e Sava distano solo 6 chilometri. Eppure gli orientamenti sono, in alcuni casi, diametralmente opposti.

Un esempio? Ciò che sta accadendo negli ultimi giorni con la raccolta differenziata.

A Manduria, poiché la percentuale di conferimento dei rifiuti differenziati è molto bassa, l’Amministrazione ha deciso di passare subito alle maniere forti. Senza alcun preavviso e senza neppure aver avviato una campagna di sensibilizzazione, con l’illustrazione delle regole a coloro i quali, probabilmente, non le conoscono bene, si decide di non raccogliere più i rifiuti non differenziati correttamente (senza neppure spiegare le ragioni) e, inoltre, di sanzionare con delle multe coloro che non li avrebbero differenziato bene.

Il risultato: oltre che le marine (dove il problema si pone da ottobre a ai primi di giugno), anche le vie della città sono state … abbellite da cumuli di rifiuti non ritirati. Non solo. Da quel che ci risulta (abbiamo anche delle foto a tal proposito), alcuni cittadini, non sopportando più il cattivo odore dei rifiuti rimasti davanti al portone della propria abitazione, hanno ritenuto (ahimè!) opportuno gettare tali rifiuti nelle periferie della città.

A Sava, al contrario, grazie ad una brillantissima intuizione di Gionata Pesare, si coinvolgono ben 10 associazioni, le quali, negli ultimi tempi, hanno raccolto dalle campagne circa 10mila bottiglie di vetro. Prima di conferirle, Gionata Pesare ha voluto creare, con esse, una originalissima installazione artistica, che vediamo nelle foto in alto.

Un successo straordinario, che così Gionata Pesare commenta su Facebook.

«Ancora stento a crederci. È successo veramente! Una piccola comunità del Sud Italia, la mia amata Sava, si sveglia una mattina, tutta unita, e compie una straordinaria impresa di follia ecologica e civica; portare in piazza 10.000 (DIECIMILA) bottiglie di vetro gettate nelle nostre campagne per comporre un grido di battaglia: #riPUGLIAmoci.

Tutto ciò è stato possibile grazie all'entusiasmo e alla forza di un collettivo di associazioni e volontari che, a 6 mesi dalla nascita dell'iniziativa #riPUGLIAmoci, è andato a cresce sino a sfociare nella memorabile giornata di domenica.

Cosa resta? L'immagine di tantissime persone, di qualunque età, operose per la propria terra. Una immagine di speranza, d’orgoglio di resistenza.

Un grazie speciale devo dedicarlo a Vincenzo Angelini, che da 3 anni, ogni settimana, ripulisce instancabilmente la nostra terra da queste bottiglie, per essere stato il seme da cui questa iniziativa ha preso vita.

Sava si desta!».

Lasciamo ai lettori ogni altra considerazione e riflessione.

(ndr: in basso buste di rifiuti non raccolte a Manduria)











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