martedì 24 settembre 2024


15/12/2021 11:10:15 - Manduria - Attualità

Davanti alla ferma e sdegnata protesta dei genitori, ieri sera il Comune ha acquistato due stufette per riscaldare gli ambienti. I genitori: «Una soluzione palliativa e tardiva, adottata solo a fronte della nostra protesta»

L’impianto di riscaldamento delle due aule dell’istituto comprensivo “Don Bosco” che ospitano le due classi della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Prudenzano” non ha mai funzionato nel corso dell’attuale anno scolastico. Da quando le temperature sono scese, i piccoli alunni (si tratta di due classi prime), oltre che i loro docenti e il personale ATA, sono stati al freddo. Molti di loro, inevitabilmente, si sono ammalati.

Questi due ambienti, insomma, non erano idonei ad ospitare delle classi, benché siano stati presentati come ottimali nel settembre scorso.

Una situazione intollerabile, che ha generato la protesta dei genitori.

«E’ assurdo che i nostri figli debbano frequentare aule nelle quali l’impianto di riscaldamento non è mai entrato in funzione» protesta uno dei genitori di questi alunni. «Quando l’Amministrazione ha assegnato queste aule al “Prudenzano”, ha verificato che tale impianto fosse funzionante?».

Il problema non è legato alla mancanza di gasolio, ma dipende da un guasto (peraltro datato) all’impianto.

«Poiché, in questo periodo di pandemia, è necessario periodicamente aprire le finestre per il ricambio dell’aria, i nostri figli sono stati praticamente al gelo, fra l’indifferenza dell’ente pubblico preposto ad assicurare questo essenziale servizio. Alcuni genitori hanno già rivolto le rimostranze agli amministratori comunali e uno di loro ha minimizzato la situazione facendo presente come l’interruzione delle lezioni per la pausa natalizia sia imminente e che poi le due classi, insieme a quelle della scuola dell’infanzia, saranno allocate al plesso della “Sacra Famiglia”, in cui sono in corso i lavori di riqualificazione … Non solo il danno, insomma, ma anche la beffa: se ci fossero i loro figli, avrebbero preteso una soluzione immediata, oppure avrebbero accettato di mandarli ancora in ambienti al freddo sino alle festività natalizie?

Intanto non si conosce ancora la data precisa della consegna della struttura, nella speranza che i tecnici comunali verifichino preventivamente la funzionalità dell’impianto di riscaldamento di quel plesso e la presenza di gasolio».

Davanti alla ferma e sdegnata protesta dei genitori, ieri il Comune ha acquistato due stufette per riscaldare gli ambienti.

«Una soluzione palliativa e tardiva, adottata solo a fronte della nostra protesta. Il Comune avrebbe dovuto verificare già a settembre la funzionalità dell’impianto, che altrimenti non sarebbe stato da considerare idoneo».

(foto d'archivio non inerente direttamente l'articolo proposto)











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