martedì 24 settembre 2024


05/02/2022 10:12:31 - Manduria - Attualità

Un incontro emozionante e commovente che ha riunito i protagonisti di una bellissima pagina del calcio manduriano

E’ stata probabilmente la promozione più bella per il calcio manduriano. Se la più entusiasmante è stata quella in serie D al termine dei play off interregionali, la più genuina è stata sicuramente la cavalcata dalla Promozione all’Eccellenza della stagione 1995-96.

Protagonista assoluto fu sicuramente Vincenzo Stranieri, il presidente di quell’annata. Con grande intuito, non puntò sui nomi di grandi calciatori in grado, almeno sulla carta, di fare la differenza in quel torneo di Promozione (come invece fece il Grottaglie). Scelse, con sagacia, il nocchiero di quella squadra: Tonino Venezia da Castellaneta, non molto noto, in quell’estate del 1995, ai tifosi biancoverdi. Mister Venezia, infatti, aveva realizzato un’altra grande impresa nel foggiano.

«Siamo alla ricerca di giovani elementi che facciano al caso nostro» rimarcò al suo arrivo a Manduria. «La bravura di un allenatore si vede proprio in questo. Sarebbe troppo facile chiedere al presidente di allestire una formazione con i talenti più in vista dei campionati di serie D o di Eccellenza. Bisogna, invece, scegliere il meglio, non sfondando il budget economico a disposizione».

Così, in sinergia, il presidente Stranieri, il direttore sportivo Piero Lochi e mister Venezia allestirono l’organico che poi conquistò la promozione in Eccellenza: 67 punti finali, frutto di 21 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, ovvero 4 in più del Calimera e 7 in più del Grottaglie.

Di questa squadra vi facevano parte Cosimo Rosati, Nicola Massari, Giovanni Scolozzi, Tiziano Ferrara, Mario Passeri, Giovanni Gravina, Andrea Sirbo, Domenico Pezzarossa, Domenico Ciracì, Giuseppe Passariello, Francesco De Rinaldis, Fabrizio Delli Noci, Paolino Pugliese, Michele Rocci, Luigi Lagrotta, Silvio Rotolo, Vincenzo Cometa, Roberto Pisconti, Francesco Mingolla, Stanislao Sponsale, Lorenzo Bullo, Carmelo Matarrese.

Il goleador più prolifico fu Paolino Pugliese, con 15 centri, di cui 4 dal dischetto. 13 le reti di Lagrotta e 10 quelle di Rotolo.

Di quell’annata, oltre alla bravura e alla capacità di mister Venezia, ricorderemo per sempre i meriti di Vincenzo Stranieri, uomo schivo, apparentemente timido ed introverso, ma in realtà uomo di polso e sempre pronto all’azione, che conquistò i tifosi per le sue capacità manageriali.

La vita ha riservato, purtroppo, al presidente Stranieri dei problemi di salute. Ma i suoi amici, quelli veri, sono rimasti sempre vicini a Vincenzo. E, proprio ieri, tre protagonisti di quella cavalcata (mister Venezia, Pugliese e Gravina) sono ritornati a Manduria per incontrare nuovamente Vincenzo Stranieri. A loro hanno donato una targa, che vi proponiamo nella foto in basso.

Di questa sorpresa (alla quale hanno partecipato anche il tifoso e preparatore atletico Fabrizio Mastrovito e il sindaco Gregorio Pecoraro) vi proponiamo le due foto pubblicate sulla propria pagina Fb dal figlio di Vincenzo, Alessandro Stranieri.











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