martedì 24 settembre 2024


01/03/2022 16:28:59 - Manduria - Attualità

«Quella lastra di cemento così impattante ricorda i “migliori” cementificatori abusivi»

«Esprimiamo sconcerto di fronte all’ennesima deturpazione ambientale che si sta consumando all’interno dell’area protetta Salina dei Monaci. Lo sconcerto è ancora più grande perché questa volta l’autore della violazione è lo stesso Comune di Manduria e del direttore dell’area protetta Alessandro Mariggiò.

Quella lastra di cemento così impattante ricorda i “migliori” cementificatori abusivi e ci lascia sbigottiti, ancor più, il fatto che a concepire un tale obbrobrio è stato chi, non solo per incarico ricevuto, ma soprattutto per formazione professionale dovrebbe avere maggiore sensibilità verso l’ambiente. E’ incredibile pensare, inoltre, che il sindaco che venti anni fa volle fortemente istituire quella riserva per la tutela del territorio, sia oggi lo stesso sindaco che ha dato l’ok a quest’opera.

Ma il fine principale dell’istituzione delle aree protette non è proprio quello di proteggere e tutelare le risorse naturali presenti? Neanche ci soddisfa la motivazione di voler difendere da atti vandalici e da incendi la riserva! A tal proposito, evidenziamo che la collocazione della piattaforma in cemento armato ricade nella stretta prossimità di uno dei due varchi di accesso al percorso naturalistico che attraversa la riserva, più in particolare in prossimità del varco ad ovest, esattamente dove si trovava la vecchia litoranea, eliminata proprio per cancellare l’infelice opera dell’uomo. Oltretutto, questa struttura complessa, che nell’intenzione dei progettisti sembrerebbe dover ospitare un vero e proprio centro operativo, oltre che un punto di vista privilegiato, e che dovrà essere raggiunto facilmente dal personale, non farà che alimentare un carico ancora maggiore di visitatori, già allo stato troppi, anche a causa della pericolosa attività di promozione, prima ancora che di quella di tutela, con evidente pericolo di danno alla riserva stessa.

Non siamo convinti, inoltre, che il progetto sia stato realizzato nel rispetto della leggi vigenti in materia di tutela delle bellezze naturali.  Chiediamo a gran voce che ci sia un radicale ripensamento sulla costruenda opera, prima che sia troppo tardi, come per tante, troppe, altre e individuare altre soluzioni ad impatto ambientale zero».

 

Anna Mariggiò

Europa Verde - Verdi Manduria











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