martedì 24 settembre 2024


22/04/2022 10:55:45 - Manduria - Attualità

Per la maggioranza, invece, quella delle trincee drenanti è la «migliore soluzione possibile» ed è «rispettosa dell’ambiente»

Avviata la discussione sulla proposta avanzata dalla minoranza sul recapito finale del depuratore consortile. Un dibattito, quello aperto in Consiglio, che conferma la spaccatura fra le due parti del consesso: la maggioranza a difesa della tesi della variante urbanistica e la minoranza che propone invece di vagliare l’utilizzo delle vasche di Bagnolo.

Vi proponiamo l’intervento del consigliere comunale Agostino Capogrosso.

«Da premettere che le due delibere oggi in discussione, quella sulla variante urbanistica e quella con la proposta alternativa delle c.d. vasche di Bagnolo, presentata da questa opposizione, non sono affatto scollegate tra loro e per questo è praticamente impossibile trattare un argomento senza collegamenti con l’altro sia sotto l’aspetto urbanistico che ambientale.

Al fine di scongiurare la realizzazione delle trincee drenanti alla Marina, nell'analizzare la relazione sulla delibera oggi in discussione, vorrei partire dal 06/08/2021, data in cui a conclusione dei lavori tenuti in commissione ecologia, preso atto della posizione non favorevole espressa in maniera unanime da parte di tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale e dalle associazioni ambientaliste del territorio, veniva formulato parere NEGATIVO da parte di questa Amministrazione sul "Progetto di fattibilità tecnica ed economica per il riutilizzo dei reflui trattati dal nuovo depuratore consortile di Sava e Manduria e relativi scarichi complementari" (ID VIA 412).

Il parere, veniva inviato in Regione Puglia con prot. n. 36628/2021, comprensivo di un contributo tecnico (parere urbanistico) e di un contributo derivante dai lavori svolti in Commissione Ecologia, entrambi NON FAVOREVOLI. In particolare riportava una serie di osservazioni, a tutt'oggi, ancora valide e riportate nel corpo della delibera oggetto di discussione.

Ebbene, dai lavori effettuati in Commissione Ecologia, è emersa una proposta, poi sottoposta all'ufficio VIA della Regione Puglia nell'ambito delle osservazioni rilevate, che prevedeva l'opportunità di utilizzare le vasche di accumulo presenti presso "Masseria di Bagnolo", gestite dal Consorzio Arneo e ricadenti su un'area di circa 90 Ha - interamente di proprietà del Comune di Manduria - in modo da avere da subito il bacino di accumulo da collegare al nuovo depuratore, cui affiancare poi le trincee disperdenti (buffer), sempre nella medesima area. Tutto ciò, peraltro, sfruttando un sistema di condotte già esistenti. Questa "modifica" al progetto, escluderebbe, ed eviterebbe la realizzazione delle trincee drenanti in località "Marina", area soggetta a vincoli.

Ciò che si chiede quindi è di esplorare, la possibilità di “allontanare” i reflui depurati dal nuovo depuratore, attraverso la condotta esistente che collega il fiume Chidro alle Vasche di Bagnolo. Verrebbe così soddisfatto anche il principio di “economia circolare”, poiché l’acqua proveniente dal depuratore, non sarebbe più “dispersa” attraverso le trincee drenanti, ma riutilizzata nei terreni di proprietà comunale (Masseria di Bagnolo, c.a. 90 Ha) per la piantumazione del verde che l’Amministrazione comunale intenderà effettuare»

E' bene inoltre ricordare, che il "Parere di competenza" del PAUR del 15.11.2018 del Dipartimento Agricoltura - Sviluppo Rurale ed Ambientale - Sezione Risorse Idriche, relativamente alla 1a fase di esercizio del Depuratore Consortile prevista nelle "Trincee Drenanti" in località "Masseria della Marina", prevedeva la realizzazione di specifici bacini di accumulo da utilizzare già in fase di avvio dell'esercizio del nuovo impianto. Con l'attuale previsione invece, le acque trattate passano direttamente dal depuratore alle trincee drenanti senza alcuna fase di accumulo intermedia.

Ebbene, la proposta è rappresentata dalla possibilità di utilizzare in tal senso, le vasche di accumulo presenti presso "Masseria di Bagnolo", gestite sempre dal Consorzio Arneo e ricadenti su un'area di circa 90 Ha, interamente di proprietà del Comune di Manduria. In questo modo si avrebbe da subito il bacino di accumulo da collegare al nuovo depuratore, cui affiancare poi le trincee disperdenti (buffer).

Si fa presente infatti, dell'esistenza di una condotta progettata dalla Cassa per il Mezzogiorno che, prevedeva il prelievo dell’acqua dal “Chidro” (mediante pompe di sollevamento) da spingere verso la torre piezometrica del "Monte dei Diavoli" e da qui, per gravità, raccoglierla nella “vasca di Bagnolo", per essere successivamente miscelata con l'acqua proveniente dal Sinni e portata nel basso Salento (l'esistenza di quest’opera é richiamata nella Relazione del Bilancio Idrico Irriguo redatto dal FESR 207-2013/Regione Puglia/AdBP del 30.11.2015, che evidenziava i “Distretti irrigui ed Opere afferenti al servizio Irriguo").

Questa "modifica" al progetto, inoltre, escluderebbe la realizzazione delle trincee drenanti in località "Masseria della Marina" che potrebbero invece, essere realizzate a ridosso della vasca sopracitata.

In merito a questa opportunità, sarebbe stato necessario, così come richiesto in più occasioni a partire proprio da agosto 2021 e poi in tutte le commissioni a seguire in cui si è discusso l'argomento, che fosse stata acquisita da parte del Consorzio Arneo una perizia sullo stato delle vasche e della rete alle stesse asservita.

Riguardo a questa alternativa, in assenza di una perizia tecnica, mi chiedo come mai l’ufficio tecnico evidenzia generiche "criticità di carattere tecnico, economico e ambientale", adducendo non meglio precisati motivi di diametro e di funzione e scrivendo che "occorrerebbe verificarne lo stato di conservazione”. Sempre nello stesso parere si dice che la permeabilità delle aree è sicuramente diversa e che pertanto occorrerebbe effettuare prove di permeabilità in sito al fine di determinare l'effettiva capacità di drenaggio delle aree.

La domanda è d’obbligo: "Cosa o chi ci impedisce di fare queste verifiche sul campo, in modo da riportare dati “certi" all'interno di un parere tecnico che altrimenti resta incompiuto e non ci consente di basare decisioni su dati oggettivi?

D'altronde, la proposta fu fatta più di 8 mesi fa in commissione, sottoscritta e condivisa dallo stesso UTC e da tutte le forze politiche presenti in C.C., quindi, ritengo, si sarebbe avuto tutto il tempo per effettuare le necessarie verifiche.

Alla luce di tutto questo, come si fa ad affermare che: "la proposta non APPARE idonea a garantire la necessità di fornire all’impianto di depurazione in costruzione un idoneo sito di scarico delle acque depurate... ma soprattutto la messa in esercizio in tempi ragionevoli del nuovo depuratore!

Ritengo che un parere debba evitare di basarsi sul congiuntivo, o su verbi come SEMBRA, APPARE, e fornire invece riferimenti oggettivi e incontrovertibili ... mi dispiace, ma resto molto perplesso, perché lascia un'alea di incertezza su quanto viene espresso; un’alea che garantisce la possibilità che un giorno tali dichiarazioni possano essere negate senza doversi scusare, con nessuno, soprattutto con i cittadini!

Non può essere un parere tecnico basato su ipotetiche non fattibilità, a convincere tutti i colleghi consiglieri, all'unanimità e senza alcun ombra di dubbio, che il progetto alternativo non sia perseguibile. Così come nessuno di voi ha mai fatto una, che fosse una, domanda di chiarimento su questo progetto alternativo. Vi è tutto chiarissimo. Io mi sono posto diversi interrogativi per poter essere certo, in coscienza, di esprimere un voto politico consapevole.

Quindi bisognerebbe avere l'onestà nei confronti degli elettori di dire che si sta acconsentendo ad uno scempio, non perché non ci sono alternative tecnicamente valide, ma perché vi siete trincerati dietro il parere dell’UTC in cui è scritto che il progetto alternativo POTREBBE (forse SI, forse NO) non essere adeguato.

Neppure AQP ha scartato la proposta perché ritenuta non adeguata, ma perché, leggo testualmente “l’ipotesi di una dislocazione in altre aree comporterebbe oneri economici rilevanti non preventivati, e tempi di nuova progettazione ed esecuzione notevolmente maggiori”.

Ma se AQP si può “permettere” di liquidare l’intera comunità manduriana con queste poche righe, dicendo in sintesi che non può perdere altro tempo o altri soldi; ritengo che noi in qualità di massima assise cittadina, non possiamo permettercelo. Il territorio va salvaguardato ad ogni costo.

E i cittadini che rappresentiamo vanno ascoltati, e coinvolti nei processi decisionali. E’ l’approccio che ho adottato dal primo momento.

La stessa AQP ha ammesso nella relazione che la contestazione pubblica, non ha avuto semplicemente l’effetto di rivedere una previsione progettuale già approvata, ma ha portato alla modifica delle previsioni di uno strumento di pianificazione (il Piano di Tutela delle Acque) e delle previsioni della normativa vigente in materia.

Se le battaglie hanno portato a migliorare il progetto significa che le battaglie servono. Abbiamo il dovere di spingere verso una soluzione differente, che ben 8 mesi fa vi abbiamo portato sul tavolo di discussione.

Vi è stato chiesto un consiglio comunale dedicato che doveva per legge, svolgersi entro 20 gg dal 14 marzo scorso. Per legge, non perché lo dico io! Invece siamo arrivati ad oggi con un consiglio nel quale si discute anche la variante al PRG, che è propedeutica a tutto il resto. Ma veramente la città deve essere presa in giro in questo modo?

Noi invece abbiamo il DOVERE di salvare il salvabile. Se esiste un’alternativa per mitigare gli effetti negativi di un errore commesso nel passato, abbiamo il DOVERE di perseguirla.

Se già adesso fate spallucce dicendo che la città sta subendo scelte pregresse infelici…Cosa farete quando questa soluzione delle trincee drenanti in località “Marina”, mostrerà tutte le sue debolezze?

Bisogna avere il coraggio di non nascondersi né dietro un parere tecnico, né dietro il vittimismo. Bisogna avere il coraggio di dire che state scegliendo consapevolmente questa soluzione, senza se e senza ma. Che le altre ipotesi sono state vagliate, ma che questa che state scegliendo è la soluzione migliore perseguibile. E lo dovreste fare guardando negli occhi i cittadini, non solo oggi, ma anche quelli delle future generazioni.

Tuttavia, sappiamo bene che il problema è soprattutto di natura POLITICA e la volontà politica ad approfondire l'alternativa proposta, doveva essere dimostrata in primis acquisendo un parere tecnico da parte di ARNEO sulla fattibilità della proposta affinché si procedesse, con la perizia sia delle vasche che della rete ... ovviamente, tutto ciò non è stato fatto...e oggi ci ritroviamo a doverci esprimere su una proposta che è carente di pareri indispensabili.

Poiché ritengo non sia ammissibile nessun altro errore a danno di questo territorio, dovremmo essere TUTTI, assolutamente certi di aver vagliato OGNI possibile alternativa ... anche se proposta dalle forze di opposizione, nell'interesse esclusivo della Città e dei cittadini!

Per concludere, voglio ancora una volta sottolineare che non si mette in discussione il depuratore o il sistema di depurazione tramite le trincee drenanti tout court, ma la localizzazione, sia del depuratore su cui ahimè nulla più è possibile, che la localizzazione attuale delle trincee drenanti, per le quali però esiste ancora una valida alternativa che riteniamo perciò debba essere assolutamente approfondita e seriamente valutata, considerando la portata sociale, e l’elevato impatto ambientale, di tali decisioni.

Si sponsorizza a spada tratta invece il progetto proposto da AQP, che non vive il nostro territorio, che non ha lo stesso attaccamento che dovremmo avere noi, e che soprattutto è il promotore del progetto stesso … cosa ci si aspettava, che nelle relazioni mettesse in luce le criticità? Che dicesse che effettivamente il luogo prescelto è stato sbagliato?

E’ come chiedere ad un venditore se la merce che vende è “di qualità”;

E' come chiedere ad un Sindaco se la sua amministrazione sta lavorando bene... Ho concluso».

La maggioranza quella delle trincee drenanti è la «migliore soluzione possibile» ed è «rispettosa dell’ambiente».

Nelle prossime ore ritorneremo più in dettaglio sull’esito di questa discussione.











img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora