martedì 24 settembre 2024


29/04/2022 08:30:52 - Manduria - Attualità

«Quanto è stato facile per AQP, con questa maggioranza, con questo battaglione di signorsì, distorcere la realtà!»

GEA ancora al contrattacco per l’esito della seduta del Consiglio comunale, nel corso della quale la maggioranza ha approvato la variante al PRG per consentire la realizzazione delle trincee drenanti come recapito finale dei reflui del depuratore.

C’è però una premessa, che riguarda la copertura del manifesto di GEA in cui si criticava la scelta che l’Amministrazione andava a fare.

«La copertura del nostro manifesto conferma l'incapacità di questa Amministrazione ad affrontare politicamente e con competenza i problemi della città.

Mai fatti del genere sono accaduti in passato!

In campagna elettorale ciò è comprensibile tra i diversi schieramenti. Può passare la copertura di manifesti abusivi e fuori spazio, ma andare a coprire regolari manifesti in modo mirato e senza la necessità di avere bisogno di spazi ha solo una motivazione ed esprime solo un significato:

Paura e prepotenza = limitazione della democrazia!».

GEA passa poi a commentare l’esito della seduta del Consiglio comunale.

«Disinformazione e ignoranza, un muro, che GEA e le altre forze politiche di minoranza non hanno potuto superare. Questa la sintesi del consiglio comunale di venerdì scorso sull’o.d.g. relativo alla variante urbanistica autorizzativa delle 12 trincee drenanti per lo scarico finale del depuratore costruito in contrada Ulmo-Belsito. La maggioranza, a guida del sindaco Gregorio Pecoraro, ha approvato la variante al piano regolatore e di fatto consegna alle future generazioni un fardello ambientale che difficilmente sarà possibile sanare se non verrà bloccato. Le 12 trincee drenanti sono camuffate in una soluzione progettuale, il parco dell'acqua, che ha il sapore di un bellissimo sogno.

A nulla è servito lo sforzo di rendere chiari e fruibili, concetti anche molto complessi, da un punto di vista tecnico, normativo ma anche giuridico.

È bastato che una consigliera di maggioranza andasse a Noci ad annusarne l'aria intorno alle trincee, per stabilire che era tutto a posto e che senza ombra di dubbio, il progetto era grandioso se non il migliore in assoluto, mettendo in luce, invece, le fragili fondamenta da cui è scaturita questa scelta.

Qualcuno ha addirittura affermato che "BISOGNA OSARE!". Su chi, consigliere? Sulla pelle dei cittadini, dei nostri figli, del territorio? e senza aver approfondito le alternative esistenti? Caro consigliere di maggioranza, Manduria ne ha passate tante a causa di chi, come lei, in passato "ha osato", e sappiamo come è andata a finire: ci ritroviamo 2 discariche, "Li cicci" e "Manduriambiente", un depuratore nato malissimo e che a causa vostra sta finendo peggio, un problema di cattivi odori mai risolto, e questo solo per citarle alcuni esempi che tuttavia, dovrebbe conoscere molto bene, considerati i suoi "trascorsi ambientalisti".

C'è poi chi ha avuto anche il coraggio di confrontare un'isola ecologica con una batteria di 12 trincee drenanti, e questo è gravissimo oltre che estremamente preoccupante, poichè mette in luce che chi ha preso parte a questa decisione non ha assolutamente alcuna contezza di quello di cui si sta parlando!!

Quanto è stato facile per AQP, con questa maggioranza, con questo battaglione di signorsì, distorcere la realtà! È bastato che nelle relazioni si intervallassero foto "false" fatte al computer, rendering degni del miglior paradiso terrestre, per far brillare gli occhi a chi ha poi votato favorevolmente e senza esitazione, la variante urbanistica. Le stesse foto che dalla sera stessa gli autori di questa scelta, si rimbalzano sui profili facebook. Peccato che nessuno dei depuratori con annesse trincee drenanti distribuiti su tutto il territorio della Regione Puglia sia effettivamente così, anzi!

12 trincee e 12 consiglieri trincerati (è proprio il caso di dirlo!) in blocco, per togliere al sindaco quello che lui stesso ha definito un "cerino acceso" nelle sue mani. Peccato che quel cerino servirà a dare "fuoco", ancora una volta, a questo territorio!

Non basteranno “opere” di banale ordinarietà per far dimenticare le ferite inferte alla nostra Terra, i cui effetti non saranno certo di durata limitata al mandato elettorale, ma è un’eredità che alle future generazioni costerà molto cara e che certamente nessuno dimenticherà».











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