Hanno presentato la manifestazione intitolata “I mesi dell’anno”
Gli alunni della classe 1 B della scuola primaria dell’I.C. “Don Bosco” nelle scorse serate si sono dati appuntamento presso il museo civico per una particolare manifestazione intitolata “I mesi dell’anno”. È stato un vero omaggio alla cultura popolare con le sue tradizioni nel succedersi dei mesi dell’anno che per tanto tempo hanno scandito la vita contadina del nostro paese.
Le stagioni, i mesi, i giorni sono stati oggetto e spunto di numerosi proverbi, modi di dire, aneddoti, poesie che da una parte hanno celebrato le caratteristiche religiose e culturali, dall’altra sono servite a trasmettere e a memorizzare un vero e proprio vademecum per lo svolgimento delle attività agricole, per le previsioni metereologiche, per gli appuntamenti religiosi.
Naturalmente i piccoli allievi hanno utilizzato il dialetto come lingua madre perché, come ha riferito la piccola Emily, “il dialetto è la lingua che indica il luogo dove siamo nati e dove viviamo; per questo è importante impararlo a scuola e a casa affinché quando saremo grandi non dimenticheremo le nostre origini”.
A sottolineare come “tutto il mondo è paese” sono stati la piccola ucraina Rimma, in Italia da pochi mesi, che ha riportato al numeroso pubblico in sala alcuni proverbi in russo, tradotti da una compagna di classe ed il piccolo Tresor, giunto in Italia dal Camerun da poco meno di un anno, che in francese ha citato alcuni proverbi del suo paese d’origine ed ha concluso con “Qui veut aller loin ménage sa monture” (chi vuole andare lontano dovrà lavorare duro).
A concludere la serata sono stati i graditissimi interventi della dottoressa Gabriella Andrisano che, dopo essersi complimentata con i bambini per l’ottimo lavoro svolto, ha voluto sottolineare quanto sia importante per una comunità mantenere vivo il ricordo delle proprie tradizioni, della propria cultura e gli alunni della classe 1 B hanno dato prova che ciò è possibile divenendo custodi di una saggezza popolare che sicuramente rimarrà nei loro ricordi e saranno capaci di raccontarla e tramandarla, nonché il sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro.
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