martedì 24 settembre 2024


21/06/2022 09:04:04 - Manduria - Attualità

La parola d’ordine è “condivisione”: di spazi all’aperto (strade, piazze, chiostri), di generi musicali diversi (jazz, rock, pop, musica classica, bandistico) e di emozioni (musicisti professionisti, dilettanti, orchestre, gruppi rock, bande musicali condividono la propria passione per la musica con il pubblico, gratuitamente)

In occasione della Festa della Musica 2022, la Gattiana propone un breve profilo storico dell’evento, celebrato in tutto il mondo come World Music Day. Le tante iniziative al riguardo hanno il fine di diffondere un messaggio speciale: l’accessibilità alla musica deve essere universale.

Non a caso, la parola d’ordine è ‘condivisione’: di spazi all’aperto (strade, piazze, chiostri); di generi musicali diversi (jazz, rock, pop, musica classica, bandistico); di emozioni (musicisti professionisti, dilettanti, orchestre, gruppi rock, bande musicali condividono la propria passione per la musica con il pubblico, gratuitamente). Tutte le musiche appartengono alla Musica. E poi spontaneità, libertà di espressione, contaminazione di generi, incontro e dialogo fra popoli e culture diverse. In questo senso, la Festa della Musica rappresenta un prezioso momento di aggregazione sociale, nella misura in cui essa, pur espressione di una volontà di internazionalizzare la musica, pone l’accento sulla dimensione popolare e sulle peculiarità culturali del luogo in cui si svolge.

L’intuizione prima di questo evento nasce dall’idea visionaria, ma non troppo, dell’americano Joël Cohen, produttore radiofonico americano, il quale nel 1976  propose i ‘Saturnali della Musica’, un notturno della trasmissione radio per il  21 giugno e il 21 dicembre (rispettivamente il giorno del solstizio d’estate e d’inverno), durante il quale tutti i musicisti avrebbero suonato, spontaneamente e gratuitamente in spazi all’aperto, musica di vario genere, diffusa in live dalla radio. La proposta si concretizzò il 21 giugno 1976 a Tolosa e a Parigi. Naturalmente la scelta della data, tutt’altro che casuale, implica il richiamo agli antichi riti del solstizio e alle ancestrali tradizioni per la festa di San Giovanni; così nella notte più lunga e magica dell’anno il successo della manifestazione fu assicurato.

La Festa della Musica viene ufficialmente celebrata per la prima volta in Francia il 21 giugno 1982, quando Maurice Fleuret, critico musicale e direttore della Musica e della Danza al Ministero della Cultura, immagina un vero e proprio caleidoscopio musicale, ‘senza gerarchie di generi e pratiche musicali’, una manifestazione popolare capace di coinvolgere musicisti e pubblico, sdoganando, all’insegna della gratuità e della condivisione, l’immenso e variegato patrimonio musicale fino allora sommerso, oltre a far emergere nuovi talenti e generi musicali.

L’eco della manifestazione organizzata da Fleuret nel 1982 superò oltremodo le aspettative, aprendosi nel 1985 (dichiarato ‘Anno europeo della Musica’) ad altri paesi europei, fino ad arrivare all’istituzione, nel 1995, di una ‘Carta Europea della Festa della Musica’, ispirata alla volontà comune di dialogo e di scambio di conoscenze ed esperienze fra i musicisti delle varie nazioni europee. Tra i paesi firmatari Berlino, Budapest, Barcellona, Istanbul, Liverpool, Lussemburgo, Roma, Napoli, Praga; tra i principi costitutivi la gratuità e la data della festa, il 21 giugno appunto.

Per quanto riguarda l’Italia, il Ministero della Cultura promuove la Festa della Musica attraverso l’Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica. Inoltre, ogni edizione di quello che è diventato un vero e proprio fenomeno socio-culturale è dedicata a un tema differente. ‘Recovery Sound Green Economy’ è il titolo dell’edizione 2022, la 28° italiana per l’esattezza, modulata sul tema della cura dell’ambiente e del patrimonio culturale nazionale.

Al richiamo della musica quest’anno ha risposto anche Manduria con un nutrito programma e varie postazioni, in cui convergono performances musicali di vario tipo (dall’esecuzione dell’“Inno alla gioia” di L. W. Beethoven a un concerto per orchestra di fiati, a una selezione di musica salentina, concerti bandistici (come da tradizione manduriana) e una conferenza tenuta dal musicologo Pierfrancesco Galati, dal titolo ‘Il ruolo della banda nelle feste patronali’, che si terrà presso il chiostro delle Servite – Chiesa dello Spirito Santo alle ore 18:00.

Maggiori informazioni sulla ‘Festa della Musica’ sono presenti ai seguenti link

https://www.technogym.com/it/newsroom/festa-della-musica-origini-movimento/#:~:text=Il%2021%20giugno%20infatti%20ci,che%20sia%20mai%20stata%20istituita  e https://www.festadellamusica.beniculturali.it/

Per approfondimenti sulle bande musicali, sono disponibili in biblioteca ‘I nomadi del pentagramma – Le bande musicali in Puglia’ di Bianca Tragni; ‘110 anni di cultura musicale: il Complesso Bandistico di Monte S. Angelo (1871-1981)’ di Michele d’Arienzo; ‘Passa la banda’ di Matteo de Musso.











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