E’ promossa dall’associazione “Lo specchio delle arti” di Manduria, in collaborazione con l’associazione culturale “La piccola bottega delle arti” di Roma
Assunta Fanuli, costumista e insegnante di danze storiche, presidente e direttore artistico dell’associazione culturale “Lo specchio delle arti”, in collaborazione con l’associazione culturale “La piccola bottega delle arti” di Roma presentano: “Dell’amore e di altre ipocrisie”, retrospettiva della pittrice Camilla Cuparo.
Camilla Cuparo è una pluripremiata drammaturga, regista teatrale, sceneggiatrice e pittrice italiana. Nata a Crotone, si trasferisce a Roma a 18 anni per dedicarsi agli studi artistici teatrali, pittorici e musicali. Attualmente vive tra Roma e Manduria.
E’ stata definita, in occasione del Premio Landieri alla Regia, come “Una delle più interessanti drammaturghe della scena contemporanea italiana”.
Per la sua ricerca, lo studio, il metodo e l’innovazione è considerata una delle più importanti docenti di propedeutica musicale per bambini e una delle più importanti docenti/drammaturghe di “teatro autoriale di impegno civile” per bambini e ragazzi.
“L'Atto Creativo è una sorta di eiaculazione. Potente. Forse l'unico vero momento nel quale una donna si avvicina all'esternazione del “dare” maschile. L'Accoglienza, che spesso è solo un generoso dare, resta un dono quasi esclusivo del femminile. Poter possedere entrambe le sfumature sarebbe Divino. O diabolico.” Camilla Cuparo
Questa retrospettiva comprende alcune delle opere più significative create dal 1994 ad oggi, molte delle quali fanno parte della ricerca pittorico/teatrale alla quale l’artista si dedica dal 2000 e, cioè, il senso del peccato e l’ipocrisia che si nasconde dietro ad un certo buonismo incancrenito che, troppo facilmente viene definito amore.
“Non credo nel peccato ma piuttosto nella fragilità dell’essere umano e questo mi pone di fronte a tante domande rispetto a ciò che avviene nel mio paese ma anche in tante altre parti del mondo. Io indago l’uomo e, appunto, la sua fragilità e non mi rassegno alla facile conclusione che si nasca buoni o cattivi. Il libero arbitrio non esiste se accettiamo il fatto che io non scelgo dove nascere e in che epoca vivere, non mi scelgo la famiglia… voglio dire, basterebbe ragionare su poche cose per essere costantemente grati. Invece siamo alla deriva, accecati dalla futilità del virtuale, che porta alla non responsabilità vera di ciò che diciamo o facciamo. Questo tempo fa uso, in egual modo e misura, di peccato e amore. Due estremi che divengono un unico obiettivo: controllare le masse. Ecco, con la mia arte pongo e mi pongo questa domanda: dopo tutte le lezioni del passato, dove siamo finiti, come essere viventi? ” C.C.
Dal 16 luglio al 3 settembre presso “Lo Specchio delle Arti”, via G Pacelli, 59 – Manduria
Lunedì e mercoledì: 17 – 19/21 – 23
Martedì e giovedì: 10 – 12/21 – 23
Lunedì e mercoledì: 17 – 19/21 – 23
Venerdì, sabato e domenica: 21 – 23
Per info: 377 379 6129 – 339 333 1613
Si entra solo con prenotazione.