Ciò che sarà raccolto sarà poi utilizzato per preparare pacchi-dono da consegnare alle famiglie più bisognose in occasione delle prossime festività
Condivisione: voce del verbo Amare.
È nel sincero spirito di condivisione fraterna che l’intera comunità della parrocchia San Giovanni Bosco di Manduria, si mobilita per aderire alla Raccolta Porta a Porta Caritas. L’iniziativa vedrà impegnati i volontari Caritas, i ragazzi dell’oratorio e del catechismo e numerose famiglie che, per le vie del quartiere, raccoglieranno generi di prima necessità per poter preparare pacchi – dono da consegnare alle famiglie più bisognose in occasione delle prossime festività.
«A seguito dell’attuale situazione economica che colpisce tutti ma soprattutto le fasce più deboli, diventa doveroso l’aiuto reciproco» è riportato in un comunicato della Caritas della parrocchia San Giovanni Bosco.
«È per questo motivo che i volontari Caritas della parrocchia San Giovanni Bosco non esitano mai nella generosità e nella disponibilità. Anche nei tempi più bui della pandemia, la parrocchia è stata luogo di accoglienza e aiuto per tutti coloro che ne hanno avuto bisogno e le porte sono state sempre aperte, giorno e notte anche per famiglie non appartenenti al territorio parrocchiale.
“Chiunque bussi alla nostra parrocchia per un’esigenza, non dovrà mai andare via a mani vuote”.
Questo è l’imperativo che il parroco don Dario De Stefano ha trasformato in motto della comunità, che insieme a lui non si tira indietro di fronte ai bisogni del prossimo.
Sabato 17 dicembre, dalle ore 15 alle ore 17:30, i volontari, che saranno riconoscibili dalla casacchina indossata, busseranno alle porte delle case del quartiere e siamo certi che anche le vostre porte non resteranno chiuse.
Il poco di tanti può divenire il tutto per qualcuno e i bambini e i ragazzi dell’oratorio che seguiranno i volontari riceveranno un esempio di vita che non potranno dimenticare.
Quando la Carità si esprime attraverso la condivisione reciproca, ogni pensiero e ogni azione diviene Amore, quell’Amore che supera le logiche dell’individualismo e dell’egoismo, quell’Amore che pretende l’utilizzo delle nostre mani per aiutare e dei nostri piedi per andare incontro all’altro.
Apriamo le nostre porte!».
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