lunedì 23 settembre 2024


08/03/2023 13:11:21 - Manduria - Attualità

Oggi è il giorno in cui in tutto il mondo si ricorda il riconoscimento di tutti i diritti delle donne, le conquiste sociali, politiche ed economiche conseguite

Oggi non è solo una festa per le donne. Oggi è il giorno in cui in tutto il mondo si ricorda il riconoscimento di tutti i suoi diritti, le conquiste sociali, politiche ed economiche conseguite.

Il diritto di uguaglianza, perché per anni le donne sono state sottomesse al sesso maschile.

L’idea di celebrare “La giornata della donna” nasce la prima volta in America nel 1909, anno in cui le donne iniziarono a protestare per avere diritto al voto. L’anno successivo anche l’attivista tedesca Clara Zetkin, in una prima conferenza internazionale, volle riconoscere questo diritto, ma solo dopo la Prima Guerra Mondiale anche la Russia nel 1921, in una seconda conferenza internazionale, venne proposta e accettata da tutti i vari Stati un unica data per festeggiare questa ricorrenza.

ma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, in una seconda conferenza internazionale, venne proposta e accettata da tutti i vari Stati un’unica data per festeggiare questa ricorrenza.

In questi anni, seppur non faccia riferimento preciso solo a questo evento, si ricorda la ribellione per la conquista dei propri diritti delle donne dopo un grave incidente che coinvolse diverse operaie, chiuse in una fabbrica tessile, morte per un incendio che si verificò negli Stati Uniti nel 1875.

Infine nel 1975 le Nazioni Unite proclamarono definitivamente l’Anno Internazionale delle Donne e invitarono tutti i Paesi membri a celebrare la ricorrenza dell’8 marzo.

Due anni dopo, l’Assemblea generale della Nazioni Unite propone ad ogni Paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare in un giorno dell’anno la “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e della Pace Internazionale”.

Con questa decisione, l’Assemblea riconosce il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine  ad ogni discriminazione, ad ogni violenza fisica e verbale, ad ogni abuso della persona in ogni suo aspetto, nonché la promozione di una piena partecipazioni a tutte le attività civile e sociali dei rispettivi Paesi.

Ricordate, donne, quanto hanno combattuto le precedenti generazioni per riuscire ad ottenere tutti i diritti di cui oggi godiamo, seppur ancora in molti Stati le donne sono ancora ritenute un oggetto. Teniamo alto questo orgoglio con rispetto e dignità verso tutte quelle donne che hanno sofferto e soffrono e ancora lottano per la loro libertà e per ottenere delle pari opportunità.

Essere donna è un privilegio datoci da Dio, non sciupiamolo mai.

 

Luigia Parco











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