lunedì 23 settembre 2024


08/07/2023 20:36:40 - Manduria - Attualità

Alla base della proposta di ridurre la resa in vigna le motivazioni «il grave disallineamento esistente tra l’incremento della produzione ed il calo delle vendite, con risvolti negativi sui mercati rispetto al posizionamento del Primitivo di Manduria»

Ieri pomeriggio era in programma la riunione del consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria.

Il presidente Novella Pastorelli comunicava che si era resa necessaria una nuova convocazione del consiglio di amministrazione a seguito di un lungo confronto relativo alla situazione attuale con i consulenti, con le imprese e con il territorio.

«Il presidente dichiara che “nella seduta del 13.06.2023 il cda del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria aveva deciso di convocare l’assemblea ordinaria per decidere in merito alla ipotesi di riduzione o meno delle resa in vigna nella misura massima del 20% delle produzioni DOC Primitivo di Manduria provenienti dalla vendemmia 2023 ai sensi dell’art. 39 lex 238/2016, maturando tale decisione di coinvolgimento di tutti i soci sulla base del dato ufficiale fornito da Agroqualità relativo all’elevata quantità di vino giacente presso le cantine cooperative e private, diretta conseguenza diretta del grave disallineamento esistente tra l’incremento della produzione ed il calo delle vendite, con risvolti negativi sui mercati rispetto al posizionamento del Primitivo di Manduria» è riportato in un comunicato del Consorzio di Tutela. Tale aspetto era stato evidenziato anche nella delibera di giunta regionale laddove si esprimeva preoccupazione in ordine ai volumi prodotti ed alle giacenze dei vini DOC. A questa situazione si sommavano i vari attacchi di peronospora registrati fino a quel momento nell’areale.

Nei giorni scorsi e, dunque, a distanza di un mese da tale decisione, il cda del Consorzio, ascoltati i consulenti e il territorio, ha deciso di revocare la convocazione dell’assemblea indetta per la valutazione delle riduzione delle rese in vigna in quanto, rispetto alla decisione assunta nel cda del 13.06.2023, la situazione delle giacenze non è mutata, ma purtroppo, si è registrato un radicalmente peggioramento della situazione fitopatologica da peronospora, causato dalle persistenti ed abbondanti piogge cadute durante nella scorsa settimana su tutto il territorio dell’areale del Primitivo di Manduria. Tale fitopatologia ha, irrimediabilmente, compromesso la produzione di uva in numerose particelle già colpite all’inizio di giugno 2023, determinando un inevitabile calo della prossima produzione con punte tra il 70 – 80 %. Anche diverse particelle che dapprima erano risultate integre negli ultimi giorni sono state intaccate.

Alla luce di tali considerazioni il cda ha ritenuto di revocare l’assemblea ordinaria dei soci fissata per l’11 luglio in prima convocazione e per il 13 luglio in seconda convocazione.

Chiarisce il presidente Pastorelli “che il consiglio non aveva imposto alcuna riduzione ma aveva semplicemente demandato all’assemblea, da sempre strumento democratico di confronto, di operare una scelta rispetto all’eventuale taglio della resa in vigna per le problematiche sopra esposte. Inoltre la condotta dei cosiddetti leoni da tastiera che continuano a sferrare attacchi gratuiti volti a screditare l’operato dell’intero Cda e dell’intero comparto vitivinicolo di trasformazione che opera nell’areale, sarà seriamente valutata in sede di consiglio e portata all’attenzione delle competenti autorità giudiziarie perché ’altamente lesiva dell’immagine del Cda, dei viticoltori e delle laboriose cantine dell’areale che ogni giorno lavorano federate per il bene del territorio”.

Preciso che – conclude Pastorelli - ad oggi la Regione Puglia non ha “drasticamente“ ridotto le rese delle IGP ma, l’assessore Pentassuglia. con delibera del 14.06.2023. ha dettato le linee guida atte a dare impulso alle proposte di modifica dei disciplinari delle IGP- demandando alle organizzazioni professionali agricole, unitamente a Confcooperative di attivarsi al fine di provvedere alla raccolta delle adesioni necessarie per raggiungere la percentuale di rappresentatività necessaria utile alla futura riduzione delle rese IGP. Per cui al momento non vi un provvedimento immediatamente esecutivo della regione Puglia che ha disposto la riduzione delle rese dell’IGP Puglia».

 











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