lunedì 23 settembre 2024


10/06/2010 06:40:58 - Manduria - Cultura

Semplicemente grazie....!

Prima di deporre non le armi, ma gli zaini, e prima che l’ultima campanella batta il tempo d’inizio dell’estate che avanza, è tempo di ringraziamenti. Sì!: dicono grazie ad insegnanti, genitori, nonni e persino a Dio gli alunni delle quinte classi uscenti del II° circolo “San Giovanni Bosco”, martedì sera, 8 giugno, nell’ampio cortile della loro scuola alla presenza dei destinatari del loro congedo, con uno spettacolo conclusivo dal titolo “La festa del grazie”, ampliamento dell’offerta formativa dell'istituto di un anno scolastico ormai da archiviare. 
Un grazie declinato in tutte le forme che conoscono i bambini: col canto, con la danza, in inglese ed in italiano, in coro o nella voce dei solisti, tra l’ironia di una showgirl femminista, pronta a rivendicare un ruolo di primo piano per le vallette, un mago scapestrato alla Casanova, dai trucchi sin troppo truccati, una replicante nel posto sbagliato al momento sbagliato, pragmatica quando si tratta di chiudere la scuola, mentre la scena sempre in evoluzione, prende forma nel corso di uno spettacolo nello spettacolo di una prova generale dominata dal caos al cubo, ormai indomabile  per il conduttore in preda ad una crisi di nervi.
Sei semplici lettere, alternanza di poche consonanti e qualche vocale per dimostrare che “.... il linguaggio della riconoscenza non è mai fuori moda nel qualificare le relazioni umane.....” dice il messaggio conclusivo di un alunno alla platea degli astanti. Sei grafemi per racchiudere un mondo che finisce, in cui i bambini hanno combattuto le loro prime battaglie con i numeri, con la poesia magari un po' ostica di un poeta, di un lago dal nome impronunciabile, di una data storica con la quale si continua a fare a cazzotti, con la pesantezza delle regole che non hanno più a che fare con i Lego dell’asilo, ma con le disposizioni di un preside, che, ancora per poco, continua a fare paura, prima che la complicità dei media ricordi alle nuove generazioni che in fondo le regole sono l’optional dei deboli.
E mentre il sole calava definitivamente su un 8 giugno 2010, irripetibile nella diacronia del tempo, c'è stato lo spazio di una citazione pop, del de cuius re di questo genere Mickael Jackson, che con il pluridecorato Thriller, seguito da un Billie Jean altrettanto conosciuto, ha infiammato due balletti spettrali, protagonisti assoluti i bambini, riproponendo il passo della luna che ha reso celebre il compianto cantante in tutto il mondo in una girandola di flash, cellulari e videocamere di genitori paparazzi per caso,
assiepati come i gatti sui cornicioni e sui tetti che scottano per immortalare momenti da rivedere un giorno coi i nipoti, tecnologia permettendo.
La lettura di un brano di M. L. King del dirigente scolastico, prof. Vincenzo Sportillo,
ha chiuso l’emozionante serata, divenuta, nel frattempo, un abbraccio corale tra grandi e piccini, segnata da tante lacrime sul viso di un ciao senza fine.
Ad attendere tutti la consapevolezza di un futuro da scoprire, ma con le braccia fermamente protese verso il passato di tenere carezze.

Mimmo Palummieri










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