lunedì 23 settembre 2024


30/08/2023 19:01:55 - Manduria - Attualità

Un famoso scrittore ha lasciato una frase che in molti ripetono e che dona speranza: “La bellezza salverà il mondo”. Per questo, il comitato feste patronali assegna il XVI premio “San Gregorio Magno” a Pietro Guida

Appuntamento ormai immancabile nell’ambito dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono della città di Manduria, Gregorio Magno, è il conferimento del premio a lui intitolato che il comitato feste patronali assegna ad un cittadino manduriano distintosi nell’ambito delle scienze, dell’impegno civile, della cultura più in generale.

Il tempo che l’umanità sta vivendo, all’alba del secondo decennio di questo terzo millennio che ha conosciuto la sciagura di una pandemia che ha procurato grandi morti, è convulso, segnato da una guerra continua e logorante alla quale, non si può negare, ci siamo giorno dopo giorno, assuefatti. Un famoso scrittore ha lasciato una frase che in molti ripetono e che dona speranza: “La bellezza salverà il mondo”. Per questo, il comitato feste patronali assegna il XVI premio “San Gregorio Magno” a Pietro Guida.

Il professore Pietro Guida è nato nel 1921 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Nel  1947 si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e si rende subito  significativo protagonista della rinascita culturale della città partenopea, partecipando  alle iniziative del “Gruppo Sud”. L’arco temporale a ridosso degli anni Cinquanta del  Novecento si rivela fondamentale per Guida: principia quella che poi diventerà una  febbrile e notevole attività espositiva. Inizia a ricevere diversi premi e riconoscimenti,  riscuotendo larghi consensi in ambito nazionale, soprattutto per i suoi disegni. A  partire dagli anni Sessanta è professore ordinario di scultura presso l’Accademia di  Belle Arti di Lecce, mentre dal 1971 al 1989 dirige il Liceo I Artistico “Lisippo” di  Taranto. Dal 1960 al 1975 Guida rinuncia al dato mimetico e naturalistico della  rappresentazione a vantaggio di un’incontrollabile attrazione per i materiali industriali  grezzi, quali mattoni, tubi in eternit, ferro e acciaio. Dalla seconda metà degli anni  Settanta Guida sceglie di ritirarsi dall’attività espositiva, che gli consente di  concentrarsi e focalizzarsi completamente su un nuovo ritorno al figurativo. Dal 1993  interrompe il silenzio espositivo inaugurando una personale improntata alla sua  rinnovata ars creandi presso il Castello Carlo V di Lecce e vitalizzando una serie di  iniziative che confluiranno nella fondamentale mostra antologica, allestita nel 2008  presso il Monastero degli Olivetani di Lecce promossa dall’Università del Salento, che  ne ripercorre filologicamente e criticamente l’intera, movimentata e affascinante  vicenda artistica. Tra le mostre più recenti e rilevanti sono da menzionare la mostra  personale al Castello di Longiano, personale a Castel dell’Ovo a Napoli, personale  presso il rettorato Università del Salento, esposizione a Matera per “Le grandi mostre  nei Sassi” delle sue sculture e una contemporanea mostra di disegni nella sede del  circolo “la Scaletta”, partecipazione alla 54ª edizione Esposizione Internazionale d’Arte  Biennale di Venezia padiglione Italia, le sue opere sono state in mostra a Manduria nel  2017 nella mostra – Le Emozioni del cemento – promossa dal GAL. Una parte della sua  produzione degli anni ’60 – ’70 è stata esposta nel 2018 presso il Museo  “Castromediano” di Lecce nella mostra “Pietro GUIDA Opere Costruite 1960-1975” a  cura di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva; “Pietro Guida Piazza d’Italia” - 2020 Castello  di Copertino per MiBACT Direzione Regionale Musei Puglia, nel 2022 mostra personale  “Pietro Guida “Il Mito Specchio del Mondo” a cura di Maristella Margozzi e Laura  Salerno, Abbazia di Santo Spirito al Morrone Sulmona. Nel 2022 altra personale “Lo  Spettacolo della Vita” a cura di Mariastella Margozzi e Laura Salerno, Museo Nazionale  di Castel Sant’Angelo. Sempre nel 2022 è presente nella collettiva “Segni Elementari”  a cura di Francesco Carofiglio, Alberobello. Sono, inoltre in preparazione per il  prossimo anno due prestigiose mostre personali. “Grandi artisti declinano le nuove  possibilità espressive della figura, da Guttuso a Mafai a Scipione a Fazzini a Manzù a  Pirandello e tutti riconoscono nel grande Picasso di “Guernica” il capofila di un movimento nuovo, che voleva fare dell’arte la denuncia politica e sociale. Pietro Guida  fa parte di questa generazione di artisti, condivide la stessa volontà di rinascita  dell’arte nel segno della figura e delle infinite sue possibilità di esprimere l’esistenza,  le sue felicità e le sue tragedie. Le singole narrazioni, infatti, caratterizzano ogniuna  delle figure dell’artista che non rappresentano, ma sono, esistono, raccontano e si  raccontano”. M. Margozzi.

Le opere di Guida figurano all’interno di innumerevoli  collezioni private e contesti museali di rilievo, quali la raccolta delle stampe Bertarelli  del Museo Sforzesco, Milano; Galleria del Cavallino, Venezia; Collezione Deana,  Venezia; Presidenza del CONI, Roma; Collezione Finkelstein, New York; Collezione  Civica d’Arte Moderna, Bari; Fondazione T. Balestra, Longiano; Collezione Schulte,  Düsseldorf; Museo del Giocattolo, Albano di Lucania; Museo della Scultura  Contemporanea - MUSMA - di Matera; Museo Pagani di scultura all’aperto di Legnano;  Museo del NOVECENTO a NAPOLI - Castel Sant’Elmo, Napoli, suoi lavori sono stati  acquisiti dal Museo “in Cammino” di Rocca Gloriosa, sono inoltre presenti a Castel  Sant’Angelo e al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, ROMA. Recentemente sue  opere sono venute a far parte della collezione Vespa e della collezione Elisabetta e Vittorio Sgarbi. Nel corso della sua lunga carriera,sulla sua produzione artistica, hanno  scritto, per un lungo elenco, importanti critici, storici dell’arte e giornalisti di tutta  Italia. 

Dal 1951 vive e lavora a Manduria, in provincia di Taranto.











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