lunedì 23 settembre 2024


01/09/2023 17:31:25 - Manduria - Attualità

«Siamo sicuri che affidarne la tutela ai privati, non costituisca addirittura un rischio maggiore, se non opportunamente regolamentata e controllata?»

Riceviamo, e pubblichiamo, delle riflessioni del consigliere comunale Agostino Capogrosso sull’abolizione da parte della Regione dei vincoli sulle concessioni demaniali delle dune costiere.

«Le dune rappresentano un elemento ecologico fondamentale per il sistema costiero e sono il risultato di un lento processo di accumulo ad opera del vento e del mare, oggi minacciate, dall'erosione dei litorali e dallo sviluppo urbanistico e turistico del territorio, ma non solo!

La Regione Puglia, infatti, con la manovra di bilancio, ha abolito i vincoli sulle concessioni demaniali delle dune costiere.

In questo modo, le dune potranno essere gestite direttamente dagli stabilimenti balneari!

Il vincolo era stato introdotto con una legge regionale del 2015, proprio per proteggere alcuni elementi caratteristici del nostro paesaggio, come le falesie, la macchia mediterranea e le dune appunto. Con la manovra di bilancio, viene modificato l’art. 14 della suddetta legge, facendo scomparire le parole “cordoni dunali” dall’elenco delle aree in cui è vietato il rilascio delle concessioni demaniali.

Secondo la Regione Puglia quindi, affidare le dune ai concessionari dei lidi costituirebbe una nuova possibilità per proteggerle ... non essendo i Comuni in grado nemmeno di mantenerle pulite!

Siamo sicuri però, che affidarne la tutela ai privati, non costituisca addirittura un rischio maggiore, se non opportunamente regolamentata e controllata?

Salvaguardare i sistemi dunali è senz'altro un fine nobile; c'è da chiedersi tuttavia se sia davvero questo il fine ultimo del provvedimento. In Italia infatti, i privati si sono già appropriati delle spiagge con canoni irrisori; affidarne (o regalarne) anche la gestione di un patrimonio naturalistico e paesaggistico come le dune costiere, potrebbe costituire un azzardo dalle conseguenze irreversibili.

Mi chiedo inoltre, come mai, in questa decisione della Regione, gli "addetti ai lavori", come la Aree protette, i Parchi delle dune costiere, ma anche gli Ordini professionali, non sono stati coinvolti?

A Manduria come molti ricorderanno, i concessionari dei lidi, hanno anche ottenuto i rinnovi automatici delle concessioni demaniali da parte dell'amministrazione Pecoraro, in violazione delle norme comunitarie, provvedimento per fortuna dichiarato poi illegittimo dal Consiglio di Stato con sentenza del 1 marzo.

Come si porrà l'amministrazione di fronte a questa nuova opportunità da offrire ai privati?

Se la Regione non farà un passo indietro c'è solo da augurarsi a questo punto, che qualsiasi intervento sulle nostre dune, se non potrà essere evitato, venga almeno preventivamente e adeguatamente vagliato, prima di essere autorizzato!».

 

Agostino Capogrosso

Consigliere comunale











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