domenica 22 settembre 2024


30/07/2024 15:27:07 - Manduria - Attualitą

Il plauso al reparto di Chirurgia Plastica del Perrino di Brindisi e a tutto il personale, mirabilmente diretto dal dottore Giovanni Faggiano

Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento del cittadino manduriano Antonio Dimitri, avente come tema la sanità. Ecco il testo.

«Sanità buona e Sanità meno buona (sarebbe meglio dire cattiva)!

È da dicembre che per motivi di salute di un mio familiare, faccio la spola tra diversi ospedali della provincia, di Bari, Lecce, Taranto e Brindisi.

Lungi da me a voler fare una classifica, ma, prevalentemente, ho frequentato il reparto di Chirurgia Plastica dell’ospedale Perrino di Brindisi, unità operativa diretta dal dr. Giovanni Faggiano.

Personale medico, paramedico e O.S.S, accogliente che mette a proprio agio, con un sorriso, il paziente, pur in una situazione di una grande mole di lavoro e di mancanza di personale.

Validissimi professionalmente ed umanamente, sembra di essere in famiglia.

Intervengono, costantemente, ad ogni richiesta immedesimandosi nelle ansie del paziente.

Ho avuto modo di interloquire con altri reparti dell’ospedale Perrino, ed anche in questo caso ho trovato personale preparato, gentile e disponibile a soddisfare le richieste del paziente.

Ultimamente, ho avuto modo di interloquire con un altro reparto del Perrino, dove, a parte le dovute eccezioni, non ho riscontrato nulla di quello che ho detto innanzi. Ho trovato: approssimazione, sicumera, scarsa cura ed approccio con il paziente.

Basti pensare che all’ingresso del reparto (e solo in questo) c’è un cartello che recita: “Si avvisano i parenti dei pazienti ricoverati che inveire o picchiare il personale medico è reato contro pubblico ufficiale e pertanto saranno perseguiti a norma di legge”.

Ciò la dice lunga su come vengano trattati i pazienti ed i loro parenti.

Il mio più vivo plauso va al reparto di Chirurgia plastica, e a tutto il personale, mirabilmente diretto dal dottore Giovanni Faggiano. GRAZIE per la loro professionalità ed umanità.

Il mio biasimo, invece, va a chi vede il paziente “quasi come un nemico”, a volte privandolo, anche della propria dignità.

Volevo solo ricordare a costoro, che mi è stato sempre insegnato, ed io stesso ho insegnato, il massimo rispetto e cura del cittadino, e tutte le Amministrazioni, pubbliche e private, dovrebbero tendere a ciò, cittadino che è la prima cellula della società, e grazie al pagamento delle tasse, consentono di percepire gli emolumenti dovuti per il lavoro prestato in qualsiasi campo e/o attività. Basterebbe comprendere ciò, affinché tutti possiamo essere migliori».

 

Antonio Dimitri











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