Ma il Comitato per viale Mancini non ci sta: «E’ utile ricordare che presso la Regione Puglia è in fase di valutazione la nostra richiesta di riconoscimento dello status di monumentalità degli alberi del Viale e che, almeno nelle more della decisione, l’Amministrazione comunale non può procedere ad alcun abbattimento»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato che reca la firma di Nando Mazza, portavoce del Comitato per Viale Mancini. Ecco il testo.
«Giovedì sera il Consiglio comunale ha respinto la mozione dell’opposizione che proponeva apposite modifiche al progetto per scongiurare l’abbattimento delle 255 robinie di viale Mancini.
Come da copione, la maggioranza ha eretto il solito muro di gomma per giustificare l’ingiustificabile, cioè la distruzione indiscriminata di un’intera alberata di robinie molte delle quali, se adeguatamente curate, potrebbero continuare a vivere per chissà quanto tempo.
Per il sindaco e la sua maggioranza il fiore all'occhiello di questo scempio sarebbe la costruzione di una pista ciclabile di appena 300 mt (!!!), che non porterebbe da nessuna parte, oltre alla piantumazione di appena 50 nuovi alberi che per crescere e diventare adulti impiegherebbero almeno una ventina d’anni.
E’ utile ricordare che presso la Regione Puglia è in fase di valutazione la nostra richiesta di riconoscimento dello status di monumentalità degli alberi del Viale e che, almeno nelle more della decisione, l’Amministrazione comunale non può procedere ad alcun abbattimento.
Ciò detto, l’ormai cronica e conclamata mancanza di considerazione per la volontà popolare, insieme all’insofferenza verso qualunque voce di dissenso, sono la cifra che caratterizza di più l’operato di questa Amministrazione.
In tutte le sue scelte amministrative, il sindaco dà l'impressione di potersi arrogare il diritto di fare qualunque cosa in barba ai più elementari princìpi democratici.
Vincere le elezioni non conferisce a nessuno il diritto di fare tutto ciò che desidera, soprattutto quando si tratta di azioni che, come nel caso dell’abbattimento di tanti alberi, avrebbero un impatto duraturo sul nostro ambiente, sulla qualità della vita della nostra città e sul nostro patrimonio storico-culturale
La democrazia non è solo il diritto di votare, ma anche il diritto di avere rappresentanti che rispettano le esigenze e le opinioni dei cittadini.
Un sindaco accorto e capace dovrebbe essere contento di potersi confrontare con i cittadini che, come noi, si mobilitano e ci mettono la faccia per esercitare il diritto di partecipare alle scelte di governo della Città, non certo per dire solo dei NO, ma proponendo soluzioni alternative.
Purtroppo a Manduria non abbiamo eletto un sindaco ma un autocrate che, in quanto tale, ama circondarsi di numerosi e improbabili personaggi completamente proni rispetto a qualunque stravaganza partorisca.
Essendo maestri di arroganza e pressappochismo, negli ultimi tempi sono riusciti ad inimicarsi chiunque: dai tifosi del Manduria alle bande cittadine, dai dipendenti comunali agli automobilisti che si sentono vessati dallo smisurato numero di parcheggi a pagamento etc. etc. etc.: il dramma, per loro, è che non ne sembrano affatto consapevoli.
L’ennesima “genialata” dell’ordinanza con cui vieta i cortei funebri a piedi, ma autorizza quelli in macchina (forse perché ritenuti più ecologici?) è addirittura arrivata agli onori delle cronache nazionali, ricoprendo di ridicolo l’intera nostra comunità.
Per concludere, il sindaco e i suoi zelanti cortigiani sappiano che la lotta per salvare i nostri alberi non è affatto conclusa e che, comunque vada a finire, il loro tempo sta per finire e di qui a un anno la Città potrà liberarsene con nuove elezioni».
Nando Mazza
Comitato per Viale Mancini