Il lavoro si concentra principalmente sulla devozione dell’Immacolata a Manduria e su temi ad essa correlati, con l’obiettivo di testimoniare un aspetto peculiare della Storia Patria
Il Digiuno dell’Immacolata a Manduria: un’antica tradizione rivive nel nuovo libro di Giuseppe Pio Capogrosso.
Il nuovo volume dell’avv. Giuseppe Pio Capogrosso, “Il digiuno dell’immacolata a Manduria – Una raccolta di scritti”, edito dalla casa editrice Barbieri, rappresenta un contributo significativo alla storia locale e alla tradizione religiosa di Manduria. Il libro, che è stato pubblicato in concomitanza con la novena che precede la festa dell’Immacolata Concezione, esplora una pratica tradizionale che ha radici profonde nella storia della cittadina pugliese.
L’opera, che fa parte della collana Quaderni di Storia Patria – di cui lo stesso Capogrosso è curatore – raccoglie una serie di scritti redatti a partire dal 2014, anno in cui l’autore scoprì, su un sito web appartenente a una nobile famiglia abruzzese, la notizia di un digiuno a pane e acqua che si pratica ogni anno il 17 agosto in onore dell’Immacolata Concezione. Questa tradizione famigliare, come emerge dal presente studio, ha origini a Manduria (all'epoca conosciuta come Casalnuovo), risalenti alla seconda metà del XVII secolo.
Proseguendo le sue ricerche, l’autore ha poi rinvenuto numerosi riferimenti storici a questa pratica devozionale in vari documenti d'archivio, fino a scoprire l’importanza particolare che essa rivestì per la definizione del dogma dell’Immacolata Concezione. Il digiuno, originatosi nella piccola cittadina pugliese, contribuì in modo significativo al lungo percorso che portò, nel 1854, alla proclamazione ufficiale del dogmada parte del pontefice Pio IX.
Il lavoro si concentra, quindi, principalmente sulla devozione dell’Immacolata a Manduria e su temi ad essa correlati, con l’obiettivo di testimoniare un aspetto peculiare della Storia Patria. Inoltre, l’autore intende rendere disponibile a studiosi e lettori una parte importante di questo patrimonio storico, ancora poco conosciuto, contribuendo così alla valorizzazione e alla conservazione della memoria di una tradizione che ha avuto un impatto significativo nella storia religiosa e culturale della città.