Hanno relazione Paride Tarentini, Leo Girardi e Giovanni Sammarco
Ecco il resoconto delle conferenze della scorsa settimana promosse dal centro culturale di formazione permanente “Plinio il Vecchio”.
Mercoledì 5 marzo, dr. Paride Tarentini: “Itinerari storico archeologici a nord di Manduria”
L’intervento di Paride Tarentini ha riguardato alcuni aspetti storici e geografici del territorio compreso tra Manduria ed Oria. L’analisi è partita dal vecchio aeroporto militare gravitante intorno a Masseria Schiavone, illustrato nei vari resti (bunker, caseggiati, pista di decollo ed atterraggio) che lo compongono. Si sono poi affrontate le problematiche di tipo cronologico e funzionale che investono ancora oggi le specchie presenti in zona, poste lungo arterie principali e secondarie, quasi a formare un semicerchio intorno alla Manduria messapica. Si è infine esaminato il vecchio fossato scavato nella roccia visibile tra Manduria e Oria; fossato segnalato,fin dal XVI secolo, da scrittori locali e non, interessato da varie ipotesi prevalentemente di tipo confinario e/o strategico-difensivo riferite ora ad epoca messapica, ora altomedievale; fossato che indagini e scavi archeologici recenti sembrano effettivamente collocare in questi ambiti cronologici, con prima fase di escavazione in epoca ellenistica intuibile dai dati di scavo che hanno attestato gli interventi di cava interni al vallone, nonché ceramica ellenistica ritrovata in strato; segue una frequentazione di epoca medievale evidenziata dalla presenza di due grotte scavate lungo le sponde interne del vallone, caratterizzate da alcuni elementi particolari (fori e nicchie sulle pareti interne ed esterne, fori circolari di areazione nel soffitto, simboli crociati interni) riscontrabili negli abituri rupestri pugliesi e materani. Tutt’intorno, un’intensa attività agricola documentata (sempre all’interno di questi ambiti cronologici compresi tra ellenismo e medioevo) dagli scavi archeologici che hanno portato alla luce, lungo il fossato e per vasto spazio intorno, un gran numero di fosse (per lo più rettangolari) scavate nella roccia, destinate alla piantumazione di vigneti o di orti, all’interno di una razionale e funzionale organizzazione del paesaggio agrario di riferimento.
Giovedì 6 marzo, dr. Leo Girardi: “Cuore e cardiopatie”
In quest’incontro, il dott. Leo Girardi ha continuato la sua relazione sulle Cardiopatie, dando come sempre un’impronta estremamente semplificata ed insistendo sulla prevenzione.
Dopo aver illustrato per grandi linee le malattie cardiologiche rappresentate da: malattie delle coronarie aritmie, cardiomiopatie, infezioni e valvulopatie acquisite e congenite; trattando i principali sintomi e le indagini necessarie per fare diagnosi, si è soffermato sulla patologia principale, vale a dire l’ischemia miocardica, nelle sue due manifestazioni principali: l’infarto e l’angina pectoris.
Ha illustrato l’origine della malattia, vale a dire l’aterosclerosi, e le cause principali che la determinano, che hanno a che vedere principalmente con le nostre abitudini voluttuarie (e non diete ipercaloriche con eccessi di grassi e carboidrati), il fumo di tabacco, principale fattore di rischio, l’obesità, la mancanza di esercizio.
Ha ricordato come le coronaropatie rappresentino tra il 40 ed il50 % delle morti nel nostro paese e come da solo la cura del colesterolo (tra azioni dirette ed indirette) costi 16 miliardi ogni anno, rappresentando circa il 20 % dell’intera spesa sanitaria nazionale.
La relazione si conclusa con domande da parte dei partecipanti.
L’argomento sarà concluso nel prossimo incontro previsto per i primi di aprile.
Venerdì 7 marzo, prof. Giovanni Sammarco: “Ebraismo e antisemitismo tra storia e poesia – Le origini del razzismo
La leggenda dell'ebreo errante ha caratterizzato l'inizio dell'incontro odierno. Essa indica l'errare eterno ed è simbolo di una dannazione perpetua. Nacque dall'episodio in cui si narra che a Gesù, fermatosi per un momento per bere mentre faticosamente si avviava verso il Calvario, un ebreo disse: “Vattene da qui”.
Gesù rispose che certamente se ne sarebbe andato ma che egli avrebbe dovuto attenderlo fino al suo ritorno. L'ebreo non ha più ritrovato Gesù. perciò egli è simbolo dell'escluso da tutte le comunità umane, sempre inquieto e in cerca di quella salvezza che la sua mancanza di pietà gli ha fatto perdere. La leggenda si diffuse in molti paesi europei con varianti e aggiunte.
Nell’800 essa non parlò più di un uomo ma di un intero popolo e assunse l'immagine di colui che non è legato a nessuna patria. Di questa immagine se ne appropriò la propaganda nazista per evidenziare la estraneità dell'ebreo alla Germania e questo mito finì per alimentare il pregiudizio nazista. La cultura ha cercato e cerca ancora un modo appropriato per affrontare il problema ebraico.
Lo studioso cristiano vuole ridurre la responsabilità della sua fede e afferma che già prima del Cristianesimo nacque l'odio verso gli Ebrei. Qualche intellettuale ebreo, come il filosofo Spinoza, ha affermato che la resistenza ebraica a tutte le persecuzioni ha attirato su di sé l'odio delle genti. Noi aggiungiamo che anche angosce e disagi dell’intera umanità hanno avuto un peso. Freud punta sull'inconscio ed evidenzia la gelosia verso un popolo che si è dichiarato eletto da Dio. Interessante è la teoria secondo la quale la massa nei momenti difficili della sua storia si rafforza e riversa contro la minoranza, ebraica in questo caso, tutte le sue paure vedendo in essa la parte più debole. Quando questo odio si alimenta, cresce anche senza il suo stesso oggetto, cioè l'ebreo, e può arrivare a livelli tali da provocare fenomeni terribili, come la Shoah che caratterizzò i primi decenni del 900.
Questo il programma della prossima settimana (in occasione della Festa patronale, gli incontri si terranno i giorni 13 e 14 marzo)
Giovedì 13 marzo: dr. A. Dimitri “Depressione: il male di vivere”
Venerdì 14 marzo: prof. Giovanni Sammarco “Ebraismo e antisemitismo tra storia e poesia – Le origini del razzismo”