In 10 minuti, uno spazio intimo e autentico tra riflessioni, aneddoti e verità profonde. Con questa prima puntata del podcast, il liceo De Sanctis-Galilei di Manduria apre le porte a un nuovo modo di fare scuola, con strumenti moderni e coinvolgenti, capaci di parlare ai ragazzi con autenticità e profondità
Il liceo De Sanctis-Galilei di Manduria ha inaugurato, oggi, il suo primo podcast "Il Comodino", un format che nasce con l'intento di creare uno spazio di dialogo autentico e stimolante con personalità di rilievo. Primo ospite d’eccezione Luigi De Magistris, magistrato, ex sindaco di Napoli ed europarlamentare, che si è raccontato in un'intervista speciale condotta dalla dirigente scolastica Maria Maddalena Di Maglie, davanti a una platea di studenti e docenti.
Un format intimo e riflessivo. Il titolo del podcast non è casuale: il comodino è quel piccolo spazio privato che custodisce gli oggetti più significativi della nostra vita quotidiana. Durante l’incontro, De Magistris ha condiviso il contenuto del suo comodino, rivelando aspetti inediti della sua personalità: "Ho sempre una copia della Costituzione e del Vangelo, il cellulare che uso la notte, e un libro che cambia continuamente. In questo momento sto leggendo un testo su Israele e Palestina e inizierò uno sulla morte di Pasolini. Ho anche un piccolo cornicello, perché sono napoletano, ma non ho santini. In un’altra stanza ho Che Guevara e Maradona."
Tra politica, giustizia e ricordi personali. Nel corso dell’intervista, De Magistris ha parlato della sua esperienza di magistrato e della sua attuale attività di ricerca storica su vicende giudiziarie irrisolte, come l'omicidio Pecorelli o l’omicidio Pasolini. Ha ricordato l’importanza della musica nella sua vita, dichiarando il suo legame speciale con Pino Daniele: "Quando fui eletto sindaco andai a un suo concerto, e lui mi dedicò 'I’ so’ pazz'. Solo un artista come lui poteva immaginare un magistrato che fa il sindaco di Napoli!"
La perla di saggezza da lasciare ai ragazzi. Ha poi confessato quello che ritiene il suo più grande senso di colpa: "Mi sono dedicato tanto al bene comune e all’interesse pubblico, ma probabilmente ho trascurato i miei figli. Se un giorno mi giudicheranno, spero che almeno mi diano le attenuanti generiche. Il mio consiglio ai ragazzi? Non trascurate mai la vostra famiglia, perché quello è l’unico amore che resta."
Il commento della dirigente scolastica. "Sono certa – ha dichiarato la preside Maria Maddalena Di Maglie – che i tuoi figli abbiano comunque tratto il più prezioso insegnamento possibile dal tuo esempio.": un padre che ha dedicato la sua vita a migliorare il mondo in cui loro stessi sarebbero cresciuti. La casa non è solo il perimetro delle quattro mura, ma è il mondo intero. È nostro dovere prendercene cura."
L’incontro ha suscitato grande partecipazione e coinvolgimento da parte degli studenti, che hanno avuto modo di intervenire con domande e riflessioni.