Un’intera via centrale dedicata alle “mattre” di San Giuseppe
Come ormai accade da una ventina di anni a questa parte, associazioni culturali e turistiche, scuole, scout e parrocchie hanno fatto rivivere anche a Sava, in via Roma, la tradizione delle tavolate devozionali. Differenti nei piatti proposti (alcuni hanno rispecchiato gli alimenti poveri di una volta, mentre altri hanno arricchito le tavolate con focacce e dolci tipici della festa, come le zeppole) e nell’addobbo (alcune tavolate sono più semplici, mentre altre sono arricchite da disegni o dalla iconografia sacra), ma tutti con lo stesso obiettivo: rilanciare un rito di devozione che, per un certo periodo, era andato quasi perdendosi.
La prima vita di via Roma è stata animata in modo particolare dagli alunni delle scuole dell’obbligo e dai rispettivi comitati dei genitori. Molto folta, in particolare, la rappresentanza dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, le cui tavolate hanno occupato tutta la prima parte della via.
Nell’ordine, poi, si trovavano le tavolate dell’istituto comprensivo “Bonsegna-Toniolo”, del Gruppo Culturale Savese, del gruppo scout “Mario D’Oria” Sava 1, dell’Azione Cattolica, dell’associazione culturale “Sava Cè”, dell’istituto scolastico paritario “Maria Ausiliatrice-G. Cinieri”, della cooperativa sociale “San Giovanni Battista”, della Pro Loco, della compagnia Teatro Instabile dei Ribelli, delle parrocchie “SS. Medici” e “San Francesco”, nonché dell’Ordine Francescano Secolare.
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