- venerdì 31 gennaio 2025
Nel dibattito politico interviene Manduria Futura
«L’ex ministro Salvini e i commissari straordinari non hanno nessuna colpa su 
quanto è accaduto nella nostra città».
Nel dibattito politico a distanza interviene anche “Manduria Futura”, il movimento che ha avuto fra i suoi fondatori anche l’ex sindaco Roberto Massafra.
«A prescindere dalle peculiari motivazioni che ci hanno indotto a cimentarci direttamente nella politica amministrativa, che non abbiamo mai nascosto e che sono note a molti, riteniamo di aver svolto il mandato di amministratori con onestà e spirito di servizio e siamo anche convinti che, nelle condizioni in cui ci siamo trovati ad operare, nessuno avrebbe potuto fare di più e meglio» è la premessa di “Manduria Futura”. «Basterebbe fare un confronto sereno su com’era Manduria nel 2013, come l’abbiamo lasciata nel 2017 e com’è ora per rendersene conto.
E non c’entrano niente Salvini e i commissari: quelli hanno fatto o non fatto ciò che chiunque altro avrebbe fatto o non fatto al posto loro. I “sinistri” (non solo per collocazione politica) di Manduria e provincia, compresi onorevoli e consiglieri regionali, hanno provato in tutti i modi ad annientarci, fino ad indurre un ex ministro (Minniti) ed un ex prefetto di cui non ricordiamo neppure il nome, ad inventarsi un’infiltrazione mafiosa del Comune che non esiste e ad ottenere la incandidabilità dell’ex sindaco con motivazioni palesemente false, nonostante in quattro anni di mandato non abbiamo mai ricevuto neanche un avviso di garanzia. In realtà il peccato che non è stato mai perdonato e mai lo sarà è di “non essersela tenuta”, di aver sbattuto la porta e strappato la tessera, invece di chinare la testa. Come in tanti hanno fatto prima e dopo in tutta Italia.
Un fatto è certo: senza di noi la sinistra a Manduria non ha più vinto, mentre noi abbiamo vinto anche e soprattutto contro la sinistra.
Ed anche se non saremo più della partita, indipendentemente dall’esito del ricorso del dott. Massafra avverso alla sentenza di incandidabilità, di una cosa siamo sicuri: questa sinistra a Manduria non vincerà più».
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