Ecco le richieste avanzate dal sindaco di Manduria
«Insieme al sottosegretario Mantovano, abbiamo ripreso un percorso che avevamo interrotto un paio di settimane fa, quando entrambi decidemmo di dimetterci dalle rispettive cariche».
Nel pomeriggio di ieri, Paolo Tommasino si è recato a Roma. Al Viminale, è stato ricevuto dall’on. Mantovano e dal prefetto Izzo, coordinatore del Pon Sicurezza.
«Abbiamo iniziato a discutere dei progetti che avrei dovuto illustrare un paio di settimane fa» fa presente il sindaco di Manduria, il quale rende noto che al summit era presente anche il commissario prefettizio di Oria, Maria Rita Iaculli. «Ho avanzato la richiesta per il finanziamento di un impianto di video sorveglianza nel centro abitato di Manduria. Si tratta di un progetto già esistente, che tempo fa non fu finanziato. Progetto che sarà però ampliato».
Nel pacchetto delle richieste presentate al Viminale dal sindaco Tommasino vi è anche quella relativa al finanziamento di una struttura sportiva polivalente.
«Questo progetto è ancora nella fase preliminare. Esiste però già la scheda. Vi sono dei fondi disponibili nell’ambito di una Misura denominata “Io gioco leale”. Il Comune di Manduria metterà a disposizione un terreno (probabilmente lungo la via per Lecce) e il Viminale, con i propri finanziamenti (dovrebbe destinare una somma compresa fra i 400 e i 500.000 euro), realizzerà una tensostruttura: all’interno si ricaveranno dei campi per il calcetto, per la pallavolo e per il basket».
Tommasino ha prospettato anche un’altra idea.
«Uno dei tanti beni che sono stati confiscati alla mafia, in particolare uno che si trova a San Pietro in Bevagna, a poche decine di metri dal Chidro (dove era ubicata una pizzeria), potrebbe essere trasformato in una struttura di turismo sociale».
L’ultima richiesta riguarda il potenziamento delle forze dell’ordine.
«Al sottosegretario Mantovano e al Prefetto Izzo ho chiesto l’aumento della dotazione organica delle forze di polizia che operano a Manduria, ma non solo per il periodo dell’emergenza per la presenza dei tunisini. Il numero dovrebbe essere implementato per sempre. Ho anche chiesto la istituzione di una stazione fissa di polizia durante la stagione estiva a San Pietro in Bevagna. Anche in questo caso sarebbe utilizzato un bene confiscato alla mafia».
Nessuna novità particolare, invece, nella tendopoli di via per Oria: i tunisini attendono i permessi straordinari di soggiorno temporaneo per lasciare le tende, nella speranza di poter raggiungere e la Francia.
«Oggi i vigili del fuoco, incrementati di numero, hanno iniziato a smontare le tende che sono in eccesso» afferma Tommasino. «L’altro ieri erano stati espressi dei malumori dei vigili del fuoco che sono rimasti, molti di meno rispetto a quelli che, nella fase di emergenza, hanno montato le tende. Ma credo che i problemi siano stati risolti».
L’altro ieri, infine, un migrante clandestino è stato arrestato dalla polizia: in preda agli effetti dell’alcool, stava infastidendo i passanti nel centro di Manduria.