L’ultimo incontro presso il “Salvemini “ del rione Tramontone di Taranto
Domani martedì 19 aprile, presso l’istituto comprensivo “G. Salvemini” di Tramontone, si conclude il progetto Edu.care promosso e finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in stretta collaborazione con UNODC - Ufficio Droghe e Crimine dell’ONU.
Tale progetto, iniziato il 4 Febbraio 2011, si è svolto in dieci incontri di tre ore ciascuno con cadenza settimanale. Il progetto, condotto da personale specializzato in materie psico-socio-educativ, si è rivolto a tutti coloro fossero impegnati nel serio lavoro educativo dei bambini nello specifico dagli 8 ai 12 anni: genitori con i loro figli, educatori, insegnanti, formatori. Lo svolgimento delle varie sessioni ha trovato la giusta dimensione nei locali della scuola “Salvemini” di Tramontone – Talsano che ha reso ancora più accoglienti e calorosi gli stessi grazie alla professionalità e preparazione del personale coinvolto. Inoltre il personale scolastico ha collaborato fattivamente con l’Unità Operativa Edu.care nella ricerca e individuazione delle famiglie a cui rivolgere principalmente il progetto.
Il progetto ha cercato di rispondere alla presenza di una confusa volontà educativa del genitore così come del docente, entrambi timorosi di compiere errori. Infatti, la buona riuscita nel rapporto genitori-figli è un fattore di forte prevenzione sulla possibilità di intraprendere percorsi di tossicodipendenze da parte dei ragazzi.
Il modello EDU.CARE “in primis” si è occupato di aiutare le famiglie a migliorare la propria capacità comunicativa nei rapporti con i ragazzi insegnando loro alcune tecniche già collaudate con ragionevole successo da tempo in America e in Europa, nonché di migliorare la qualità e l’efficacia dell’intervento educativo di insegnanti e genitori,
rendendoli al tempo stesso consapevoli che, se si vuole che dopo l’inizio dell’adolescenza (indicativamente dopo i 14 anni di età) non sorga il problema della droga, occorre iniziare ben prima di quell’età un’adeguata ed energica attività educativa mirata a prevenire.
EDU.CARE risponde a tale interrogativo fornendo informazioni di base sulla maturità cerebrale, fondate sulle più recenti ricerche neuroscientifiche e riguardanti anche tematiche quali l’importanza dell’attaccamento madre-figlio nel primo anno di vita e i rischi derivanti dal tipo di attaccamento disfunzionale.
I componenti dell’ Unità Operativa di Taranto, costituita dalla coordinatrice Anna Maria Leobono, Presidente dell’Age, Associazione Italiana Genitori di Avetrana, dalla group leader dott.ssa Lucia Montemurro, e dai formatori dott.ssa Valeria De Comite, dott.ssa Anna Majla Moccia, dott. Cassio Scategni, dott.ssa Patrizia Sulpizio aderenti agli enti esecutivi, A.GE. e A.CU.DI.PA., concluderanno l’esperienza con l’incontro finale del 19 Aprile alla presenza delle varie figure Istituzionali, durante il quale si festeggeranno i risultati conseguiti con la consegna di attestati di frequenza ed altri premi, al fine di “ricompensare” l’impegno dei partecipanti che con molta umiltà e responsabilità hanno scelto di mettersi in gioco nella volontà di migliorarsi e migliorare i rapporti con i propri bambini. Il miglior insegnamento verso i nostri figli, infatti, è l’esempio positivo dei loro genitori e degli agenti educativi.