La soddisfazione del centro sociale Cloro Rosso
«Nel consiglio comunale di mercoledì 27 aprile, durante le votazioni sul piano triennale delle opere pubbliche, la massima assise cittadina ha approvato, con 20 voti favorevoli, 11 astenuti e 0 contrari, un emendamento riguardante l’erogazione di 200.000 mila euro per la ristrutturazione della ex scuola Martellotta, da compiere improrogabilmente nel 2011. Questo ulteriore passo in avanti, conquistato dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Comune di Taranto e Cloro Rosso nei mesi addietro, è solo un ulteriore tassello verso la creazione di uno spazio per la socialità e l’aggregazione che i giovani di Taranto hanno legittimato, difeso e preteso negli anni addietro.
Lungi dal considerare la partita ancora chiusa, consapevoli che l’esigenza di spazi sociali è un’istanza politica non autoreferenziale ma di tutto il mondo associativo, continuiamo a ricercare nel più breve tempo possibile, sempre come garantito dal protocollo sottoscritto tra le parti, una sistemazione temporanea per salvaguardare le importanti attività svolte in tutti questi anni.
Di seguito il comunicato del Cloro Rosso distribuito alla stampa durante il consiglio comunale del 27/4/2011.
LA GENERAZIONE PRECARIA SFIDA LA CITTA' DEL DISINCANTO
Oggi speriamo possa essere un'altra giornata importante e fondamentale verso quel progetto nato ormai quasi quattro anni fa che si chiama Cloro Rosso. Lo spirito con cui noi oggi viviamo questo ennesimo passaggio non è solo legato alla nostra esperienza dentro le mura della ex scuola Martellotta, percorso che vogliamo fortemente continuare ad alimentare.
Oggi potremmo trovarci davanti ad un importante segnale per tutti i giovani di questa città, riconoscere la nostra esperienza ed intervenire affinché ci siano tutte le condizioni per farla proseguire, è un messaggio ad un'intera generazione di ragazze e di ragazzi di Taranto; sarebbe il segnale che si può credere nel migliorare, tutti insieme e dal basso questa città, praticando percorsi nuovi ed inesplorati di autogestione, nuove forme di socialità.
C'è una generazione intrappolata tra bar, sale gioco e per scommesse sportive, una generazione senza fantasia e senza gioia di incontrarsi e contaminarsi; supportare l'esperienza del Cloro Rosso sarebbe riconoscere che c'è una parte numerosissima di questa città che vuole cambiare: vuole incontrarsi, conoscersi e conoscere, creare cultura e socialità fuori dagli schemi precostituiti, vuole una città all'altezza dei suoi sogni e nella quale si possa vivere meglio, riacquistare curiosità e voglia di fare; c'è una parte di questa città che ha la necessità di avere nuovi luoghi in cui vivere e crescere perché non solo quelli attuali sono insufficienti, sono spesso anche nocivi.
La nostra aspirazione è quella di essere un tassello di un mosaico ben più grande, dove non siamo né unici né autosufficienti, vogliamo essere parte di quella città che cambia e si reinventa giorno dopo giorno, una parte che coopera e che allo stesso tempo trascina; La nostra ambizione è quella di essere una generazione che si liberi dalla precarietà in cui è costretta a vivere nel lavoro (quando c'è), nell'università in dismissione e nella mancanza di diritti e di un welfare adeguato, crediamo di meritare di più di quello che abbiamo e vogliamo riconquistare il nostro futuro. Anche il Cloro Rosso può essere una risorsa in questo senso, un'ulteriore passo in avanti per restituirlo alla nostra generazione sarebbe gettare le basi per il cambiamento, sarebbe credere che i giovani di questa città abbiano tutte le capacità necessarie per essere protagonisti e scrivere una nuova storia che non sia fatta solo di difficoltà e passioni tristi ma che sia motore di rinnovamento e di speranza. Non basterà il Cloro Rosso, non basteranno i muri ridipinti della ex scuola Martellotta, non basteranno decine di giovani che hanno scelto di credere in questo progetto, ma sicuramente sarebbe un inizio, sarebbe un segnale di discontinuità col passato e darebbe nuova linfa a tutti quei ragazzi che oggi non credono che questa città si possa cambiare realmente e che fuggono via da questa bella e dannata terra.
Per questo abbiamo scritto queste poche righe, vogliamo semplicemente ricordarvi che la questione Cloro Rosso non si riduce né ad un protocollo d'intesa né ad una voce in bilancio ma è la sfida che la nostra generazione lancia a questa città, è un' opportunità che starà anche a voi decidere se cogliere o passare la mano».
C.S. CLORO ROSSO TARANTO