mercoledì 25 settembre 2024
Confcommercio sulla situazionedel versante orientale: arretrati decine e decine di metri di arenile, ingoiati dalle mareggiate
«Spiagge sempre più piccole e corte lungo la costa
orientale della provincia, dove il fenomeno dell’erosione incalza, mangiandosi ogni anno metri di arenile e di coste alte.
orientale della provincia, dove il fenomeno dell’erosione incalza, mangiandosi ogni anno metri di arenile e di coste alte. Mancano ormai poche settimane all’avvio della nuova stagione balenare e le spiagge delle località costiere, affatto pronte all’appuntamento con l’estate, si presenteranno con le solite criticità di sempre. Se a pulizia e ripristino dei servizi è possibile ovviare nel giro di qualche giorno, il discorso si complica quando si sposta l’attenzione su la problematica dell’erosione costiera, fenomeno che da alcuni anni sta investendo le coste joniche (in particolare quelle del versante di levante), sottraendo pezzi di spiaggia al paesaggio marino e naturalmente alla fruizione dei bagnanti.
Il fenomeno, già all’attenzione della Provincia di Taranto, che a tal fine ha organizzato un incontro con i sindaci delle amministrazioni rivierasche (Taranto, Pulsano, Lizzano, Torricella), doveva essere oggetto di un tavolo tecnico-politico in Regione fissato per il 30 marzo scorso, riunione che, a causa della indisponibilità del presidente Florido, è stata rinviata a data da stabilirsi. Lo scorso 13 aprile, il presidente del SIB provinciale, Ignazio Stasi, ha nuovamente scritto all’assessore Opere Pubbliche della Regione, Fabiano Amati, per sollecitare la convocazione della riunione, ma a tutt’oggi non vi è stata alcuna risposta da parte della Regione.
Da sottolineare che alla Regione è stata fatta pervenire, da parte della Provincia, una bozza dello studio di fattibilità su il ripascimento degli arenili (per la difesa delle coste alte il problema è invece più complesso) del versante orientale jonico. Bozza che conteneva le indicazioni tecniche utili per poter subito intervenire su un tratto di arenile di 1.120 metri. Sarebbe opportuno perciò che la Regione convocasse al più presto gli Amministratori della Provincia e gli altri organi interessati al fine di poter procedere quanto prima all’avvio degli interventi di ripristino dei luoghi, seguendo le stesse modalità operative adottate in altri comuni rivieraschi pugliesi».
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