venerdì 20 settembre 2024


30/05/2011 06:50:48 - Avetrana - Attualità

Intanto proseguono gli accertamenti nella sua auto, alla ricerca di tracce biologiche della piccola Sarah

Giornata cruciale quella di oggi per il clan Misseri. Comincerà, infatti,  alle 10 di stamane l’interrogatorio di garanzia per convalidare l’arresto e l’accusa di concorso di omicidio con sua figlia Sabrina di sua nipote Sarah Scazzi per Mimina Misseri, raggiunta prima da un avviso di garanzia, ed in seguito dall’ordinanza di custodia cautelare dallo scorso giovedì.
Sabrina fa già sapere, tramite i suoi avvocati, che si avvarrà della facoltà di non rispondere, mentre, forse, comincia a gongolare Michele Misseri, perché presto rivedrà le sue amate piante. Si alleggerisce la sua posizione, alla luce del nuovo tsunami che ha coinvolto la sua famiglia.
A nulla è valso dunque il linciaggio mediatico per il surplus di reati di cui si è autoaccusato allo scopo di salvare le donzelle di casa sua. Potrebbe tornare quindi a rivivere il villino di via Deledda, nonostante l’ultima intervista rilasciata da Valentina Misseri a Domenica 5, non lasci intravedere alcun alleggerimento nei rapporti con  padre, schierata com'è dalla parte delle quote rosa di casa, mamma e sorelle, di specchiata moralità, stando a quella che ha detto nel corso dell’intervista.
Al setaccio anche la Opel Astra di Mimina Misseri, pacchetto azionario al completo dell’arresto, in mano ai Ris che si devono occupare di trovare tracce del passaggio della nipote, relative a quel 26 agosto, in coda alle dichiarazioni tra sogno e realtà di quel fioraio che avrebbe dichiarato agli inquirenti di aver visto Sarah Scazzi in fuga dalla casa degli zii in collera, presa per i capelli da Mimina Misseri, mentre discutevano furiosamente, benché dichiarazione in seguito ritrattata, frutto di un sogno che di una scena realmente vissuta.
Non smonta la polemica nelle dinamiche dell’arresto della donna, plateale, annunciato a più riprese e meno dignitoso, dice Valentina, di quello del peggiore boss di Cosa Nostra. Ore cruciali dunque, per tutto il team killer Misseri, nonostante già serpeggino le prime indiscrezioni su altri coinvolgimenti illustri, della famiglia canterina dell'omicidio e che allargherebbero la convivenza nel condominio del carcere di Taranto dei membri Misseri & Company.
Insomma comincia il countdown di questa riffa dell’orrore che da quasi un anno procede per colpi di scena. Michele in odore di libertà, Sabrina probabilmente getterà la chiave della sua cella, qualunque ed ovunque essa sia, tutto da decidere per Mimina in termini di quantità e conferma dei reati che le vengono contestati.
Chissà, stando a quello che dice sua figlia Valentina, se sua madre continuerà a dire “male non fare e paura non avere!”.
Le basterà questa pillola di saggezza popolare ad addolcirle l’amarezza della permanenza piuttosto lungo presso la struttura detentiva?

Mimmo Palummieri










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