venerdì 20 settembre 2024


30/05/2011 06:53:13 - Avetrana - Attualità

Il primo cittadino: «La gente è convinta che Cosima Serrano sappia tutto ma non ha mai reso nota la verità»

 
«L’astio della gente nei confronti di Cosima Serrano? Credo di interpretarlo come una forma di acredine e di rancore scaturita dalla convinzione di gran parte delle persone che Cosima Serrano sappia la verità e che a distanza di 9 mesi non l’abbia ancora raccontata alla Magistratura, affinchè l’omicidio della piccola Sarah possa finalmente avere un colpevole».
Il sindaco di Avetrana, Mario De Marco, interpreta in questo modo la reazione della folla all’uscita di Cosima Misseri dalla caserma dei carabinieri di Avetrana, dopo che la notifica dell’ordine di carcerazione.
«Io non ero presente» chiarisce il primo cittadino, fresco di riconferma dopo le recenti elezioni. «Mi hanno però riferito che c’era anche tanta gente non di Avetrana. Ritengo che gli insulti (“assassina”) e le altre affermazioni che rivelavano una certa soddisfazione per l’arresto, atteso da tanti (“era ora”, ad esempio), erano sicuramente indirizzati a Cosima. Ma l’applauso, per quel che mi consta, è stato rivolto ai carabinieri, per sottolineare il gradimento sui risultati ottenuti dalle indagini, ancora in corso».
Sin dai giorni dell’arresto di Michele Misseri prima e della figlia Sabrina poi, la figura di Cosima Serrano non è mai risultata gradita all’opinione pubblica. Anche se l’arresto dell’altro ieri non deve suonare come una condanna, la gente si è convinta da un pezzo che la moglie di “zio Michele” non possa essere estranea all’orribile vicenda. La stessa Cosima Serrano aveva manifestato queste sensazioni nella sua ultima intervista: “La gente mi odia: mi ha già condannata senza neppure aspettare il processo”.
Il sindaco De Marco ribadisce la propria convinzione.
«Indipendentemente da chi abbia poi commesso l’omicidio, Cosima Serrano risulta antipatica a tanta gente (non solo avetranese), perché, secondo l’opinione pubblica, non solo ha sempre nascosto la verità (in tante occasioni avrebbe dichiarato di non ricordare cosa accadde in quel pomeriggio), ma avrebbe anche cercato di depistare le indagini» prosegue il primo cittadino avetranese. «Cosima Serrano viene considerata come colei che avrebbe cercato, in tutti i modi, di far ricadere tutte le responsabilità sul marito, al fine di scagionare, invece, la figlia Sabrina. Lei viene anche accusata di aver spinto Michele a revocare il mandato al difensore d’ufficio (che così bene stava assolvendo all’incarico, ma che risultava evidentemente “indigesto” perché con la sua linea rischiava di far saltare i piani orditi). Ciò che la gente non perdona a Cosima è anche l’atteggiamento assunto dal giorno della scomparsa sino a quello dell’arresto del marito: come è potuta restare accanto alla sorella Concetta, sapendo di avere in casa l’autore dell’omicidio della piccola Sarah (Michele o Sabrina). La gente, a più riprese, mi esprime queste “convinzioni”, che sono alla base di quell’alone di antipatia che ha sempre avvolto Cosima. Io però credo che, per esprimere giudizi di senso compiuto, sia più saggio e più corretto attendere la fine delle indagini e, magari, anche la fine del processo. Nella speranza che la verità venga al più presto a galla e che la Giustizia possa punire il colpevole (o i colpevoli) di un delitto atroce, peraltro, da quel che si legge, anche dettato da motivi futili».










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