venerdì 20 settembre 2024


08/06/2011 06:22:17 - Avetrana - Attualità

Ecco l’intervento di ieri alla Camera del rappresentante del Fli, che fa riferimento alla trasmissione Matrix

 
«Nella seduta di mercoledì 24 novembre dello scorso anno, chiesi la parola sull’ordine dei lavori per investire formalmente questa camera di una questione assai delicata riguardante lo squallido ed insopportabile spettacolo che da diverse settimane stavano dando le televisioni italiane : quella pubblica e quelle private, dopo l’atroce delitto della giovanissima Sara Scazzi, avvenuto ad Avetrana, in provincia di Taranto.
         Mi riferivo a dibattiti e a processi di pessimo gusto che tenevano banco quotidianamente, e spesso contemporaneamente su più reti televisive, nel corso dei quali salivano in cattedra personaggi di vario genere : filosofi, psicologi, sociologi, criminologi, uomini e donne dello spettacolo, giornalisti, tuttologi, invitati di ruolo e avvocati più o meno di parte, ognuno pronto a far valere le proprie tesi, spesso a costruire teoremi fondati su sensazioni, o simpatie e antipatie personali, quasi mai preoccupandosi che quelle passerelle, quei dibattiti, quei processi televisivi, talvolta frutto di fantasie farneticanti, oltre a non favorire o addirittura ad ostacolare l’accertamento della verità, servivano solo ad alimentare la prurigine di alcuni appassionati dell’Horror, ad offendere il senso civico; e, quello che è peggio ed è assolutamente imperdonabile, a calpestare il dolore ed i sentimenti dei genitori e dei parenti della ragazza.
         Chiesi, in quella circostanza, l’intervento della Presidenza della Camera presso il Governo e presso la Commissione Parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi, per mettere fine a quell’indecoroso spettacolo.
         Quella mia richiesta, devo purtroppo dirlo, pur condivisa dal Presidente di turno, non sortì significativi effetti.
         Le televisioni continuarono ad accanirsi sull’argomento fino a quando conduttori e responsabili televisivi non trovarono proprio null’altro da inventare.
         Il 31 maggio scorso, però, dopo la scarcerazione di Michele Misseri, la questione è tornata pesantemente alla ribalta.
         Ci ha pensato Matrix, nella maniera peggiore e più vergognosa.
         Chi ha visto quella trasmissione è rimasto allibito. Ha assistito ad uno spettacolo criminale. E’ stata preparata addirittura una scenografia durante la quale si è voluto dimostrare, con una recita ad hoc, come si ammazza una ragazzina di 15 anni e che gusto sadico si provi a costruire particolari agghiaccianti.
Un orrore. Al quale si sta rispondendo con una grande e civile protesta, una vera e propria sollevazione popolare non solo da parte della cittadina di Avetrana che non ce la fa più, non riesce a trovare la serenità, viene continuamente importunata da giornalisti e troup televisive alla ricerca della notizia sensazionale, piccante.
         Ma non è solo la cittadina di Avetrana che si ribella, c’è tutta la provincia di Taranto e buona parte della regione che stanno reagendo in maniera pacifica e civile, ma, al tempo stesso con durezza e determinazione. Basta leggere i giornali locali per rendersene conto : “Quante volte la devono uccidere ancora Sarah Scazzi?” “Un modo vergognoso di fare giornalismo”. “Noi cambiamo canale ma chi può deve intervenire” Sono state offese la memoria di Sara e le coscienze di tutti noi”. “Esprimo indignazione e sgomento per la spettacolarizzazione di un evento tragico come la morte della povera Sara”. “Matrix : l’orrore è servito”. “Cosa deve fare una mamma per far cessare questo orrore?
Sono queste alcune delle tante dichiarazioni riportate nelle lettere sui giornali : si tratta di cittadini comuni, di giovani che gridano il loro sdegno, che chiedono a gran voce che si metta la parola fine allo spettacolo e si lascino lavorare la magistratura e le forze dell’ordine per l’accertamento della verità. E soprattutto si lasci in pace Sara e si rispetti davvero il dolore della Madre, dei parenti e degli amici.
         Su Facebook, il gruppo “ Verità e Giustizia per Sarah Scazzi”, che conta circa 200 adesioni, ha lanciato un’iniziativa per manifestare la propria indignazione, invitando chiunque a mandare mail ai giornali, al Presidente della Repubblica, all’ordine dei giornalisti, al garante delle comunicazioni, alle TV e ai vari organi.
         Alla luce di tutto questo, torno formalmente a chiedere alla Presidenza della Camera di investire la Commissione di Vigilanza sui servizi radiotelevisivi perché, anche nel pieno rispetto della legge 14 aprile 1975, n. 103, intervenga con il dovuto rigore censurando e sanzionando tutti i programmi che stanno offendendo la memoria di Sara e di altre eventuali vittime, e vigilando perché nuovi altri spettacoli indecorosi non abbiano a ripetersi. 
         Signor Presidente, on.li colleghi, se è giusto che ultimamente l’Autorità di Vigilanza abbia preso i provvedimenti di censura e di sanzioni nei confronti di talune reti televisive pubbliche e private per la violazione di alcuni principi in materia di Par condicio e delle disposizioni di attuazione relative alla campagna elettorale per le elezioni del 15 e 16 maggio, ancor più giusto sarebbe se prendesse altrettanti e più severi provvedimenti, quando ad essere violati sono i principi dell’etica, della morale e della decenza, come sta accadendo con il delitto di Sarah».










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