I difensori annunciano il ricorso in Cassazione
Cosima Serrano e Sabrina Misseri restano in carcere. A deciderlo poco fa il Tribunale del Riesame di Taranto sui ricorsi presentati dai difensori contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata alle due donne il 26 maggio scorso per l’omicidio di Sarah Scazzi. La decisione dei giudici è giunta dopo una lunghissima Camera di consiglio.
Cosima e Sabrina sono accusate di concorso in omicidio e soppressione di cadavere. Anche se il Tribunale dovesse annullare l’ordinanza, Sabrina resterebbe comunque in carcere perchè destinataria di un altro provvedimento restrittivo emesso il 21 ottobre 2010, sempre per l’omicidio della cugina Sarah. Il 30 giugno prossimo, invece, il Tribunale riesaminerà, dopo l’annullamento con rinvio deciso dalla Cassazione il 17 maggio scorso, l’ordinanza con la quale il gip Rosati aveva respinto (il 22 dicembre scorso) una istanza di scarcerazione dei difensori di Sabrina.
Al centro della discussione, c'erano, in particolare, una intercettazione ambientale di un colloquio avvenuto in carcere lo scorso 23 maggio tra Cosima Serrano e il marito Michele Misseri, dunque solo tre giorni prima che la donna venisse arrestata, e la deposizione resa agli investigatori da un testimone che nel pomeriggio in cui fu commesso il delitto di Sarah, il 26 agosto 2010, avrebbe visto l'auto di Cosima sfrecciare dalle parti di via Umberto I ad Avetrana e dirigersi verso via Deledda, dunque verso l'abitazione dei Misseri. Le motivazioni della decisione assunta dal tribunale del riesame saranno rese note nei prossimi giorni.
Domani, intanto, il tribunale dell'appello esaminerà il ricorso presentato dalla Procura contro la decisione del gip Martino Rosati che ha ritenuto di non contestare a Sabrina e a sua madre Cosima l'accusa di concorso in sequestro di persona come invece chiesto dai pm.
19:45 - I LEGALI DI COSIMA: FAREMO RICORSO IN CASSAZIONE
"Prendiamo atto della decisione. Adesso presenteremo appello alla Corte di Cassazione". Lo dice l’avvocato Franco De Jaco, legale di Cosima Serrano, a proposito dell’ordinanza del Tribunale del Riesame di Taranto (presidente De Tomasi, relatore De Michele, giudice a latere Ruberto) che ha rigettato poco fa il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 26 maggio scorso dal gip del Tribunale del capoluogo jonico Martino Rosati con l’accusa di concorso morale nell’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto del 2011.
Quanto all’udienza di domani del Tribunale del Riesame (in diversa composizione) sul ricorso della Procura della Repubblica contro la decisione del gip di non accogliere a carico di Cosima l’ipotesi di reato di sequestro di persona, il legale afferma che "non si aspetta nulla" e aggiunge: "rimane incrollabile la nostra fiducia e la stima nei confronti della magistratura, specie quando si tratta della Cassazione. Speriamo che nelle fasi successive vengano valutati e approfonditi con equilibrio sogni, dichiarazioni e interpretazioni".
21:35 - ANCHE I DIFENSORI DI SABRINA: PRESENTEREMO RICORSO
Anche l’avvocato Nicola Marseglia, che insieme al professor Franco Coppi, difende Sabrina Misseri, preannuncia che ricorrerà alla Corte di Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame di Taranto che oggi ha rigettato il ricorso. Oggi Marseglia sarà presente all’udienza del Tribunale del Riesame (in diversa composizione rispetto al collegio di oggi) che discuterà l’appello della Procura della Repubblica del Tribunale secondo la quale sia Sabrina Misseri che Cosima Serrano devono rispondere anche di sequestro di persona. L’ipotesi di accusa non è stata accolta dal gip Martino Rosati. Il 30 maggio è prevista, infine, l’udienza del Tribunale dell’Appello cautelare al quale la Cassazione ha rinviato, dopo averla annullata, una precedente ordinanza dello stesso Riesame di rigetto di una richiesta di scarcerazione di Sabrina risalente a gennaio. Occorrerà verificare se in quella sede il ricorso della difesa mantiene una sua efficacia residuale viste le ulteriori novità intervenute con la nuova ordinanza cautelare e il nuovo pronunciamento del Riesame.