venerdì 20 settembre 2024


22/06/2011 20:35:37 - Avetrana - Attualità

No, no, no

 
Repetita iuvant.... lo ha detto il Tribunale del Riesame di Taranto agli avvocati delle quote rosa di casa Misseri, Sabrina e Cosima, che, dunque, restano in carcere, incassando l’ennesimo no.
Disattese tutte le speranze della parti relativamente alla possibilità di vedere libere le due presunti complici nell’omicidio di Sarah Scazzi, la cui posizione si aggrava e viene confermata dai giudici perchè le intercettazioni telefoniche parlano chiaro. Le due donne erano nel garage alle 15.25 impegnate a parlare con Michele che si trovava sull’altra sponda di Contrada Mosca per occultare il cadavere nell’estremo tentativo di salvare la moglie e la figlia.
Intanto si allarga la rosa degli indagati del toto Scazzi: stavolta entra nel circo dei coinvolti il fioraio e sua moglie indagati per falsa testimonianza, dopo che avevano dichiarato agli inquirenti di aver visto Sarah sequestrata dalla zia, mentre tentava di scappare dai maltrattamenti della stessa, che la obbligava ad entrare nelle sua macchina contro la volontà della ragazza. Successivamente sublimata la versione nel sogno, tanto da spingere la Procura ad una trasferta in Germania per ascoltare la commessa del fioraio su quanto dichiarato sul suo datore di lavoro.
Insomma le nove ore di camera di consiglio in cui accusa e difesa si sono affrontate per sconfessare pagine e pagine, e fiumi di parole, una sull’altra, dieci mesi, da quel maledetto 26 agosto, non hanno modificato le convinzioni dei magistrati. Ma, evidentemente i giudici sono sicuri del fatto loro e procedono speditamente, confermando le accuse rivolte a Sabrina e a sua madre.
Parla anche la mamma di Sarah, la signora Concetta, sintetica ed essenziale come sempre quando si dimostra capace di dire tanto con una manciata di parole.
«Sono sicura che Sarah abbia visto qualcosa di squallido quel giorno, credo poco al movente della gelosia per Ivano, probabilmente mia figlia avrà assistito o abbia visto ciò che ha scatenato la furia omicida delle due donne» ...si esprime così mamma Concetta, con quel tanto che rimane del suo viso ormai scarno, incorniciato dalla chioma rosso fuoco, facendo seguire le sue profezie da parole di speranza che provengono dal suo credo.
Fino ad ora l’unica certezza è che Sabrina e Cosima restano in carcere, mentre Michele minaccia di suicidarsi sulla tomba della nipote se i giudici non crederanno alla sua versione, di unico responsabile dell’omicidio della ragazza. E mentre si gode la sua libertà, cresce la panza insieme alla faccia di bronzo.
 
Mimmo Palummieri










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